DONA

CAPOVACCAIO - Neophron percnopterus

CAPOVACCAIO
13 Maggio 2024 jgiitalia

CAPOVACCAIO – Neophron percnopterus

CLASSIFICAZIONE

CLASSE | Aves

ORDINE | Falconiformes

FAMIGLIA | Accipitridae

GENERE | Neophron

SPECIE | Neophron percnopterus

NOME COMUNE | Capovaccaio

STATO DI CONSERVAZIONE |> CR-  In pericolo critico

◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡

PERCHÉ? Alterazione dell’habitat naturale, inquinamento, bracconaggio, avvelenamento, più in generale disturbo da attività umane.


DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Diffuso in Africa, Asia ed Europa. È una specie migratrice e localmente sedentaria. In Italia nidifica in Sicilia, Calabria, Basilicata e occasionalmente in Puglia. Dal 2018 si era registrata l’occasionale presenza anche in Sardegna. Poiché non tollerano il freddo, in genere migrano verso zone più calde durante l’inverno.


HABITAT: Il raggio dell’habitat di questa specie è molto ampio: comprende pianure, montagne, zone umide, altopiani, savane e semi-deserti.
È possibile che le coppie nidificanti tornino nello stesso sito di nidificazione per più anni consecutivi.


ASPETTO: La testa e il dorso sono bianchi ma le remiganti sono quasi nere. Si caratterizzano per avere un aspetto con colletto di piume a spillo intorno al collo e una faccia senza piume, che passa dal giallo all’arancione durante la stagione riproduttiva. Il loro becco largo e stretto a punta ricurva facilita la rimozione degli ultimi pezzetti di tessuto tra le ossa quando si nutrono.
C’è poco dimorfismo sessuale, le femmine tendono in media ad avere una massa corporea leggermente superiore. Gli individui ancora immaturi sono uniformemente marroni nel piumaggio.


ALIMENTAZIONE: Uccello “spazzino”, è soprattutto necrofago, si nutre di carogne di piccoli animali (mammiferi, rettili, uccelli, eccetera), rifiuti organici e feci di mammiferi. Svolge un ruolo estremamente importante nell’ecosistema, eliminando rapidamente le carcasse dall’ambiente.
Per aprire uova grandi e dal guscio spesso, come quelle degli struzzi, si allontana per trovare frammenti di roccia adatti a rompere il guscio.


CICLO VITALE: Si tratta di una specie monogama.
La riproduzione avviene una volta all’anno. La deposizione delle uova di solito avviene tra marzo e maggio. È stato osservato che le femmine covano le uova da sole per diversi giorni prima di condividere il ruolo col maschio.
In media la covata è composta da due uova e dura dai 39 a 45 giorni. Sembra trattarsi di una specie longeva, l’individuo più anziano registrato in cattività aveva 37 anni. La durata media della vita è difficile da stabilire poiché è difficile monitorare questa specie in natura.


NOTE: È il più piccolo avvoltoio in Europa.
Riportato sui geroglifici e nella mitologia greca, è anche detto avvoltoio degli Egizi.
È ritenuto cacciatore puramente visivo: non utilizza l’olfatto, cerca principalmente in aree aperte dove le carcasse possono essere individuate da un’altezza vertiginosa. Si ritiene che la faccia senza piume sia utile per scopi di termoregolazione e per impedire alle particelle di cibo di aderire al piumaggio.
E’ una delle rare specie di uccelli ad usare strumenti.
In cattività è stato osservato non solo utilizzare pietre per spaccare uova, ma ramoscelli per raccogliere la lana per rivestire il nido.


COSA POSSIAMO FARE PER LORO? Supportare i progetti in Italia che sono impegnati nella tutela del capovaccaio.
Proteggere i siti di nidificazione dal bracconaggio e in generale dalle conseguenze della antropizzazione, tra cui anche l’uso di esche avvelenate, l’isolamento di tralicci elettrici mal progettati.
Migliorare la normativa sullo smaltimento delle carcasse nell’UE.
Sarebbe ideale vietare l’uso di Diclofenac per i trattamenti del bestiame in tutta la gamma di specie.
Maggiore consapevolezza ed educazione sull’impatto del bracconaggio e dell’avvelenamento su questa specie.



BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA: