CARPIONE DEL FIBRENO – Salmo fibreni
CLASSIFICAZIONE
CLASSE | Osteichthyes
ORDINE | Salmoniformes
FAMIGLIA | Salmonidae
GENERE | Salmo
SPECIE | Salmo fibreni
NOME COMUNE | Carpione del fibreno
STATO DI CONSERVAZIONE |> CR- In pericolo critico
◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡◠◡
PERCHÉ?
– Perdita nella qualità dell’habitat per la scomparsa di vegetazione acquatica e interventi antropici.
– Introduzione di alloctone.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Endemico del Lazio, abita il lago di Posta Fibreno e tributari, un sistema carsico sotterraneo caratterizzato da anfratti e grotte.
HABITAT: Lacustre: lago di Posta Fibreno e suo emissario, acque limpide, moderatamente correnti, di temperatura intorno ai 10°C, grotte e vegetazione macrofitica sommersa, substrato pietroso o ghiaioso. Non ama la luce.
ASPETTO: Corpo fusiforme, lungo circa 20 cm. Occhi grandi, probabilmente per la tendenza troglobia. Nella parte medio superiore del corpo la livrea ha colore di fondo variabile da grigio scuro a marrone giallastro, con riflessi verdastri e bronzei. La zona ventrale si presenta grigio giallastra più o meno chiara. Caratteristica unica è la presenza di macchie giallastre laterali, da 7 a 9. Si osservano inoltre 10-20 macchie piccole, alcune nere ed altre di colore arancio o violaceo, che possono presentare un alone chiaro ben definito.
Non c’è dimorfismo sessuale evidente.
ALIMENTAZIONE: Si nutre di invertebrati di fondo e occasionalmente di piccoli pesci e avannotti di altre specie.
CICLO VITALE: Maschi e femmine raggiungono la maturità sessuale verso il primo anno di età. Il periodo di frega va da ottobre ad aprile. La femmina depone le uova in una depressione scavata appositamente sul fondale ghiaioso. Dopo la fecondazione, ricopre la covata con la ghiaia del nido. Non ci sono cure parentali. Gli avannotti, tra i quali c’è un’alta mortalità, emergono per cibarsi dopo il riassorbimento del sacco vitellino.
NOTE: È morfologicamente diversa dalle altre specie di salmonidi del lago a causa forse di un lungo isolamento.
Specie soggetta a malattie virali e batteriche, come la peste enterica della bocca rossa causata da Yersinia ruckeri. Può anche ospitare parassiti, come il Myxobolus cerebralis, causa della malattia capostorno. L’estrema rarità della specie la mette particolarmente a rischio nel caso in cui altri salmonidi infetti vengano introdotti nel loro habitat.
Vive stazionando sul fondo nascondendosi, è più attiva nelle ore crepuscolari (abitudini fotofobe). Nei mesi caldi predilige rifugiarsi in cunicoli sotterranei (vita troglobia).
COSA POSSIAMO FARE PER LORO?
– Contribuire alla conservazione della riserva naturale Lago di Posta Fibreno.
– Potenziare il piano d’azione generale per la conservazione dei Pesci d’acqua dolce italiani, in cui la specie è inclusa.
– Ampliare la legislazione a tutela, inserendola come protetta nella Direttiva 92/43/CEE e nella Convenzione di Berna.
– Educazione ambientale.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA:
Zerunian S., 2003 – Piano d’azione generale per la conservazione dei Pesci d’acqua dolce italiani. Quad. Cons. Natura, 17, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica.