FORAPAGLIE COMUNE – Acrocephalus Schoenobaenus
CLASSIFICAZIONE
CLASSE | Aves
ORDINE | Passeriformes
FAMIGLIA | Acrocephalidae
GENERE | Acrocephalus
SPECIE | Acrocephalus schoenobaenus
NOME COMUNE | Forapaglie comune
STATO DI CONSERVAZIONE |> CR- In pericolo critico
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PERCHÉ? A causa della graduale distruzione dell’habitat, le popolazioni hanno subito una drastica riduzione e frammentazione, perdendo quindi anche variabilità genetica e stabilità.
La popolazione italiana, poi, non è soggetta ad immigrazioni e rimane pertanto invariata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Specie diffusa in Europa, dove è in uno stato sicuro di conservazione. L’areale italiano con maggiore densità è la Pianura Padana centrale.
HABITAT: Il forapaglie vive in ambienti umidi e freschi, in prossimità di corsi d’acqua, stagni e laghi, dove la vegetazione è più abbondante.
Solo nel periodo riproduttivo è possibile osservarlo in zone più secche.
ASPETTO: È un piccolo volatile con apertura alare di 20 cm, il suo peso raggiunge un massimo di 15 g per una lunghezza di circa 15 cm.
Il colore del piumaggio è marrone chiaro, striato di nero. La gola è biancastra con la testa bruna. Una striscia color crema circonda la zona oculare. Il petto è color crema.
Il becco, fine e appuntito, è arancione/marrone mentre le zampe sono scure negli adulti e più rosate nei giovani.
ALIMENTAZIONE: Si ciba di insetti, larve, ragni, chiocciole, lombrichi e bacche.
CICLO VITALE: Il periodo riproduttivo si concentra tra maggio e luglio, nonostante il corteggiamento da parte del maschio inizi già verso la fine di marzo. La femmina depone circa 5/6 uova, per ogni nidiata (per un massimo di due nidiate l’anno) che vengono incubate per due settimane da entrambi i genitori, in un nido costruito tra la vegetazione dalla femmina. Il nido è a forma di coppa, rivestito di piume e frammenti di vegetazione.
I giovani abbandonano il nido all’età di circa 2 settimane.
Le popolazioni europee svernano in Africa, dal Senegal all’Etiopia, in Sudafrica, fino alla Provincia del Capo.
Rimangono nell’area di svernamento da luglio ad ottobre e migrano verso i luoghi di nidificazione in aprile.
NOTE: Il suo volo è veloce ma breve e discontinuo, a basse quote.
Ama nascondersi tra la vegetazione delle zone palustri, canneti e arbusti, non è raro infatti osservarlo aggrappato agli steli di queste piante.
Non ci sono particolari differenze tra i due sessi.
Il corteggiamento del maschio consiste in un volo nuziale verticale durante il quale mantiene ali e coda spiegate, cantando.
COSA POSSIAMO FARE PER LORO? Approfondire lo studio della specie e la sua distribuzione effettiva per massimizzare l’efficacia dei programmi di conservazione.
Sostenere i progetti di riqualificazione territoriale e conservazione dell’habitat riproduttivo.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA: