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NUOVE RISERVE BIOSFERA

Nuove Riserve BIOSFERA
16 Luglio 2024 jgiitalia

NOTIZIE CHE DANNO SPERANZA
APPROVATE DALL’UNESCO 11 NUOVE RISERVE DI BIOSFERA

In Marocco, dal 2 al 5 luglio 2024, si è svolto il Consiglio di Coordinamento Internazionale per il programma dell’Unesco “L’uomo e la biosfera” indicato dalla sigla MAB (The Man and the Biosphere), durante il quale sono state designate 11 nuove riserve in 11 paesi.
In totale le riserve ricoprono un’area di Km2 37.400. Ecco l’elenco dei paesi coinvolti: Belgio, Gambia, Colombia, Repubblica Dominicana, Italia, Mongolia, Paesi Bassi, Filippine, Repubblica di Corea, Slovenia e Spagna. Tra le nuove riserve designate due sono transfrontaliere, tra Italia e Slovenia, la Riserva delle Alpi Giulie e tra Belgio e Paesi Bassi, la riserva di Kampen-Boek, il poter superare i confini nazionali mostra quanto sia importante la collaborazione tra paesi per salvaguardare la biodiversità.

Riserva MAB Alpi Giulie – Foto di Archivio PNPG – Marco Di Lenardo

In totale oggi le riserve di biosfera sono 759 in 136 paesi diversi e ognuna di esse promuove soluzioni innovative per la sostenibilità.

In Italia le nuove Riserve UNESCO sono due, la Riserva Dei Colli Euganei e quella delle Alpi Giulie. La prima è caratterizzata da colline vulcaniche ricche di fonti termali con vigne e uliveti. Si tratta del più grande bacino termale in Europa (Km2 341). La regione dotata di una ricca varietà di flora e fauna promuove inoltre agricoltura sostenibile ed ecoturismo volti a preservare l’ambiente.

In Italia è stata designata anche la Riserva transfrontaliera tra Italia e Slovenia, Riserva delle Alpi Giulie (Km2 2671). Questa area, in parte occupata da monti della catena delle Alpi, presenta pianure carsiche, cascate e laghi incontaminati. La ricca biodiversità include orsi bruni, linci, lontre e gatti selvatici.

Biotopo di San Daniele – Uno dei laghetti dell’area umida – (foto di: PR Colli Euganei)

Il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay afferma che le nuove designazioni arrivano in un momento cruciale per l’umanità che affronta la crisi globale della biodiversità e del cambiamento climatico. Le Riserve di Biosfera, ricorda il direttore, svolgono un ruolo essenziale nel preservare la biodiversità, migliorare la vita delle popolazioni indigene, promuovere la ricerca scientifica. Questi sono gli stessi principi per cui anche il Parco di Gombe fu nominato nel 2018 Riserva Unesco grazie al lavoro pionieristico svolto in quest’area proprio dalla dottoressa Jane Goodall alla quale il Consiglio Unesco riunitosi ad Agadir ha riservato grandi onori per l’importante lavoro in Tanzania. La Riserva Gombe- Masito-Ugalla rappresenta l’espressione di tutti i valori del programma MAB, volto a coinvolgere sempre più i giovani per far crescere la consapevolezza della necessità di proteggere la biodiversità per le generazioni future. Il lavoro dell’Istituto Jane Goodall Italia è orientato appieno in questa direzione.