PRESERVARE IL BENESSERE DELLE GRANDI SCIMMIE IN CATTIVITA’: SI PUO’ FARE!
Il Decreto, grazie al lavoro di un tavolo tecnico composto dai Ministeri dell’Ambiente, della Salute, delle Politiche Agricole insieme alla CITES dei Carabinieri Forestali, dovrebbe a breve essere emanato.
MIGLIORARE SI PUO’
Anche l’Istituto Jane Goodall Spagna presenta le sue proposte per migliorare e implementare la futura legge spagnola a favore di Scimpanzé, Bonobo, Gorilla, Oranghi.
Come già accaduto in Italia, l’Istituto Jane Goodall si impegna in Spagna a partecipare ai meetings e ai dibattiti perché sia elaborata questa importante legge volta al benessere delle Grandi Scimmie.
Il Ministero spagnolo dei Diritti Sociali e L’Agenda 2030 hanno pubblicato l’attesa bozza preliminare della legge per le Grandi Scimmie a metà luglio 2024 per proteggere le antropomorfe in quanto parte della famiglia degli ominidi. La futura legge si propone di colmare la lacuna rispetto della normativa sulla specifica gestione dei Grandi Primati in cattività, così come l’assenza di strumenti legali che aiutino a promuovere lo sviluppo degli impegni che la Spagna ha preso nei programmi internazionali per la conservazione e salvaguardia di questi ominidi.
In Spagna ci sono più di 140 Grandi Scimmie nei giardini zoologici e nei Santuari. Sono state confiscate da singoli individui o salvate dal traffico illegale, sono state consegnate volontariamente nel caso di vecchie importazioni legali, sono state scambiate tra vari giardini zoologici, sono prodotto di nascite in cattività. Rispettare ognuno di questi primati significa difendere gli interessi, il benessere e la protezione della loro specie.
In questo senso la bozza del Ministero stabilisce i seguenti obiettivi generali:
- Stabilire l’espressa proibizione di ricerca e di fare test su animali qualora queste procedure possano danneggiare le Grandi Scimmie o non siano a loro beneficio.
- Stabilire condizioni rigorose, sempre in ambienti perfettamente adeguati allo sviluppo dei primati antropomorfi in cattività, sempre per la loro salvaguardia.
- Vietare l’uso delle Grandi Scimmie per scopi commerciali o in ogni tipo di spettacolo che mini la loro dignità.
- Promuovere il mantenimento degli impegni presi dalla Spagna dopo la firma della dichiarazione di Kinshasa e dopo il lavoro congiunto con l’UNEP (Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite), nel quadro del GRASP (Partnership per la Sopravvivenza delle Grandi Scimmie). Anche altri paesi come Italia, Francia e Gran Bretagna partecipano al programma GRASP insieme ai paesi dove si trovano ancora in natura le Grandi Scimmie.
Questi obiettivi puntano nella giusta direzione e per aiutare a portarli a compimento e a migliorarli l’Istituto Jane Goodall Spagna ha sottoposto le seguenti proposte al Ministero nel periodo della consultazione aperta al pubblico che si è conclusa il 31 luglio:
- Porre fine al programma di riproduzione in Spagna dal momento che reintrodurre questi individui nel loro habitat naturale non è cosa praticabile. Spesso questi programmi di riproduzione sono portati avanti argomentando una necessità di riserva genetica. Il JGI non è sempre contrario ai programmi di riproduzione perché ogni caso è diverso. In Spagna la popolazione delle Grandi Scimmie è elevata e quindi la riproduzione deve essere scoraggiata. In ogni caso i programmi di riproduzione tendono a rendere croniche le condizioni di prigionia per generazioni e il fine principale delle strutture è quello di avere un insieme di animali da mostrare ai visitatori.
- Terminare la cattività a lungo termine per i Grandi Primati tranne quelle occasionalmente confiscate e recuperate dal traffico illegale, portate poi in adeguati centri di riabilitazione e che non possono essere reintrodotte nei loro habitat naturali.
- Creare un comitato di esperti indipendenti con l’incarico di definire e monitorare gli indici obbligatori di benessere animale in ogni giardino zoologico e centro di recupero che abbia in custodia i Grandi Primati in Spagna. Gli esperti di questo comitato devono avere una preparazione adeguata e una esperienza verificabile con le Grandi Scimmie e il benessere animale.
- Le Grandi Scimmie in cattività devono vivere in un ambiente con spazio sufficiente per loro, per arricchire le loro esperienze e con strutture adeguate in modo da potersi comportare secondo natura per quanto più possibile. Questo spazio deve accogliere un gruppo sociale di individui compatibili. Devono vivere in gruppi simili a quelli che si trovano in natura. I recinti devono essere spaziosi e offrire opportunità per arricchire le loro esperienze e prendere le loro decisioni. La vita dei primati deve svolgersi in spazi esterni e interni, devono avere la possibilità di nascondersi ai visitatori e ad altri membri del gruppo quando vogliono. Tutto questo deve essere presentato dettagliatamente negli indici obbligatori del benessere animale.
- Lo stato spagnolo deve provvedere fondi sufficienti per il corretto mantenimento, le cure veterinarie, strutture adeguate e un alto livello di benessere per le Grandi Scimmie confiscate una volta che esse siano ricoverate nei centri di recupero spagnoli o nei giardini zoologici.
- Proibire la separazione dei piccoli dalle madri o dal gruppo se non esiste una ragione veterinaria o di benessere che possa giustificare questa decisione.
- Stabilire protocolli di sicurezza per evitare fughe e avere forze di sicurezza addestrate per eventuali casi di fuga. Il personale incaricato della cura dei Grandi Primati nei giardini zoologici e nei centri di recupero sarà incluso nell’addestramento e nei protocolli di gestione delle fughe. Questo aiuterà a preservare il diritto alla vita delle Grandi Scimmie e a prevenire la morte causata da errori umani.
- Le Grandi Scimmie hanno diritto alla vita e l’eutanasia non sarà mai permessa come mezzo per il controllo della popolazione.
- Non sarà mai permesso usare le Grandi Scimmie in alcun genere di intrattenimento o di produzioni audiovisive come attori o come oggetti di scena fotografici. Una speciale proibizione di queste azioni sarà stabilita.
- Secondo la direttiva 2010/63/EU sulla protezione degli animali usati per finalità scientifiche e messa in atto in Spagna nel 2013 e da quel momento applicata, l’uso di primati antropomorfi (scimpanzé, bonobo, gorilla e oranghi) per ricerche biomediche è proibito. Una eventuale ricerca può essere permessa solo per concludere studi non invasivi per gli animali che aiutino a completare o migliorare i loro livelli di benessere (misurare il cortisolo per determinare i livelli di stress e raccogliere dati etologici).
- Trasferire le Grandi Scimmie da un giardino zoologico o da un centro di recupero deve essere fatto solo per ragioni giustificate connesse al benessere animale, mai per motivi di riproduzione.
- Ogni giardino zoologico o centro di recupero che custodisce i primati deve avere un programma educativo mirato a risvegliare la consapevolezza sulla situazione di queste specie e del loro habitat (ad es. deforestazione per traffico di legno esotico, ricerche minerarie, sfruttamento dell’olio di palma). Questi programmi dovrebbero coadiuvare gli sforzi compiuti in situ.
- Rinforzare e implementare le leggi contro il traffico illegale sul territorio spagnolo.
- Rinforzare i controlli in aeroporti, porti, altri accessi e vie di transito per il traffico di singoli individui o di parti del loro corpo è essenziale per combattere questa lucrosa industria. Il traffico di natura selvatica danneggia la sopravvivenza delle specie, danneggia la salute dell’ecosistema, crea significativi rischi per gli esseri umani e causa sofferenza agli animali. Da decine di anni il JGI è l’avanguardia nella protezione delle Grandi Scimmie in Africa. Ha promosso l’addestramento di agenti di stato per rinforzare le leggi al fine di ridurre il bracconaggio e il traffico illegale. Ha offerto rifugio e riabilitato scimpanzé, gorilla, e altri primati confiscati. Ha portato avanti consapevolezza con campagne presso le popolazioni locali per la protezione della fauna in pericolo. Il traffico illegale e il bracconaggio sono gravi minacce per la sopravvivenza delle popolazioni di Grandi Primati. Ora tutte sono classificate come “in pericolo” o “in estremo pericolo” dall’Unione Internazionale per la salvaguardia della natura (IUCN).
- Aumentare le regole e le campagne contro l’utilizzo dei Grandi Primati e altre specie di animali in pericolo come animali domestici. Questo può essere fatto limitando i contenuti che possano promuovere questa pratica sulla televisione nazionale, sui social e su altri mezzi di comunicazione. È importante rendere consapevoli e responsabili le aziende nel controllare l’uso delle piattaforme che riguardano questo tipo di contenuti, far loro aumentare i protocolli di controllo per eliminare rapidamente i contenuti inappropriati. Devono supportare l’azione delle autorità che applicano le regole e perseguono i trasgressori.
Seguendo lo spirito della Dichiarazione di Kinshasa (2005) e le missioni di GRASP, UNEP e UNESCO lo stato spagnolo deve sviluppare strumenti efficaci:
- per supportare le autorità nei paesi che sono “la casa” delle Grandi Scimmie in natura, aumentando i piani di salvaguardia e rinforzando il controllo del traffico illegale di animali selvatici;
- per assicurare un supporto finanziario al programma per la salvaguardia dell’habitat delle Grandi Scimmie e lo sviluppo equo e sostenibile della popolazione umana che condivide tale habitat cosicché possano vivere insieme in pace sfruttando mezzi diversi come programmi di cooperazione internazionale e altre iniziative;
- per rinforzare i controlli su legno esotico, olio di palma, minerali e altri prodotti la cui estrazione ha contribuito alla distruzione dell’habitat delle Grandi Scimmie Antropomorfe.
L’Istituto Jasne Goodall non è sempre contrario ai programmi di riproduzione perché ogni caso è diverso. In Spagna la popolazione delle Grandi Scimmie è elevata e quindi la riproduzione deve essere scoraggiata.
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