Marc Bekoff e Jane Goodall firmano questa lettera sulla sperimentazione animale in USA rivolta al NY Times. Dopo aver letto delle crudeltà subite dagli animali nei test bio-medici ci chiediamo come sia possibile che nell’era dell’Intelligenza Artificiale non vi siano le risorse per sostituire i test su cavie con test progrediti innovativi che non nuocciano ad esseri viventi senzienti.
Ogni anno, circa 50.000 cani vengono utilizzati in esperimenti negli Stati Uniti. La maggior parte di questi sono beagle, che sono preferiti per la sperimentazione a causa delle loro piccole dimensioni e della loro natura docile. Sono spesso usati in test dolorosi e mortali e le leggi per proteggerli dalla sofferenza sono minime. Dovremmo porre fine, una volta per tutte, a questo tradimento al migliore amico dell’uomo.
Ieri, un giudice della contea di Dane, nel Wisconsin, ha ordinato la nomina di un procuratore speciale per indagare e potenzialmente presentare accuse penali per crudeltà sugli animali alla Ridglan Farms, che si trova appena fuori Madison. Ridglan è uno dei due soli grandi allevatori di cani statunitensi per la sperimentazione. (Altri tipi di venditori per i laboratori vendono animali indesiderati o abbandonati ottenuti da rifugi, canili, piccoli allevatori e altre fonti.) Ridglan è in attività dal 1966 e ospita circa 3.000 cani in enormi capannoni industriali, praticamente identici ai capannoni utilizzati negli allevamenti intensivi. Ha anche un record atroce per quanto riguarda il benessere degli animali.
Per anni, le ispezioni da parte degli organismi di regolamentazione statali e federali hanno documentato il sovraffollamento e le condizioni antigieniche. Più recentemente, a giugno, il Dipartimento dell’Agricoltura, del Commercio e della Protezione dei Consumatori del Wisconsin (DATCP) ha condotto una regolare ispezione a Ridglan. Poiché ha riscontrato violazioni, il DATCP ha condotto un’ispezione di follow-up a settembre. Incredibilmente, anche quando Ridglan sapeva che un’ispezione sarebbe stata imminente, a settembre ha accumulato il doppio del numero di violazioni rispetto a giugno. I due rapporti hanno documentato cani zoppicanti con ferite alle zampe non medicate, mancanza di contatto umano positivo e socializzazione, escrementi che coprivano le gabbie ed i pavimenti, “pozze umide stagnanti” e le ventole dell’aspirazione “coperte di materiale organico, che limitava il movimento dell’aria”.
Queste e altre violazioni di lunga data sul benessere degli animali sono state dettagliate il mese scorso in un’udienza probatoria nella quale ho testimoniato (Marc Bekoff, ndt) che è durata un’intera giornata, ed è stata seguita da un procuratore speciale. Sono un esperto di psicologia e comportamento animale, con una specializzazione sul comportamento canino. Quello che ho visto, nei video girati dagli attivisti che sono entrati a Ridglan ed hanno salvato tre cani, così come nei rapporti di ispezione delle agenzie governative, è un estremo disagio psicologico, che equivale persino a tortura. Molti cani colpiti psicologicamente dall’angoscia della vita in gabbia, ingaggiavano comportamenti nevrotici e indicativi di traumi come la rotazione costante o i movimenti ritmici ripetuti. In breve, avevano perso la testa.
Nonostante il suo evidente record di crudeltà, Ridglan è sfuggito alle responsabilità. Gli ispettori governativi hanno ripetutamente citato Ridglan per violazioni, ma hanno permesso all’azienda di accettare e di correggere tali problemi piuttosto che affrontare l’applicazione della legge, solo per far sì che Ridglan commettesse le stesse violazioni ancora e ancora.
Ridglan non è un’eccezione. È un esempio rappresentativo dell’industria della sperimentazione cinofila. Nel 2022, gli agenti federali hanno fatto irruzione in quella che all’epoca era la terza più grande struttura di allevamento di cani negli Stati Uniti, Envigo. I federali hanno immediatamente sequestrato oltre 100 cani che avevano urgente bisogno di cure. Envigo ha successivamente raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per chiudere la sua struttura negli Stati Uniti e dare in adozione più di 4.000 beagle. Nel giugno di quest’anno, Envigo è stata condannata a pagare la più grande multa della storia per violazioni del benessere degli animali: 35 milioni di dollari. Con questa drammatica chiusura, rimangono solo Ridglan e un secondo grande allevatore, Marshall Farms nello stato di New York. Quest’ultimo ospita molti più cani di Ridglan o Envigo, circa 18.000.
Rappresentando i due terzi degli allevatori di cani da esperimento nel paese, Ridglan ed Envigo, entrambe aziende con orribili record sul benessere animale, sono i migliori esempi che abbiamo di ciò che i cani sperimentano in queste strutture. La reclusione intensiva, la mancanza di socializzazione, il comportamento nevrotico e persino psicotico e la sporcizia totale sono le conseguenze inevitabili di quella che è, sotto tutti gli aspetti, un’industria di allevamento intensivo per cani.
Come molte delle aziende che testano prodotti sui cani, gli allevatori come Ridglan sono aziende a scopo di lucro. Ogni cane costa oltre $ 700. Con un costo aggiuntivo, gli allevatori di cani per la sperimentazione tagliano le corde vocali degli animali, in modo che non siano in grado di abbaiare e disturbare il personale cha fa gli esperimenti. All’udienza probatoria di Ridglan, un ex lavoratore ha descritto la partecipazione a interventi chirurgici di devocalizzazione: ai cani veniva somministrato un agente paralitico e poi gli venivano tagliate le corde vocali, da personale non addestrato, mentre erano paralizzati ma svegli, senza anestesia o calmanti.
Inoltre, ciò che i cani sopportavano in strutture come Ridglan ed Envigo accadeva prima ancora che i cani arrivassero in un laboratorio. Negli Stati Uniti, i cani vengono utilizzati in tutti i tipi di esperimenti: per testare farmaci, pesticidi come diserbanti, repellenti per insetti e dispositivi medici. Alcuni sono allevati appositamente per avere malattie, o operati per fargli avere i sintomi delle malattie. Sono spesso utilizzati nei test tossicologici mortali, in cui vengono iniettati o costretti a inalare o consumare una sostanza. Una tecnica comune per tali test è la “sonda gastrica orale”, in cui ai cani viene infilato un tubo in gola per costringerli a ingerire sostanze che altrimenti rifiuterebbero. Questa è la stessa tecnica utilizzata per produrre il foie gras, che è stato bandito in California perché intrinsecamente crudele. Questo significa che questa condotta è illegale se fatta a un’oca o a un’anatra in una fattoria in California ma è considerata accettabile se fatta a un cane in un laboratorio.
Nell’ultimo decennio, i cani di Ridglan, in particolare, sono stati sottoposti per lungo tempo a ictus/infarti, uccidendo quasi la metà dei cani in questo esperimento; feriti per simulare una lesione alla cuffia dei rotatori (immagine qui); iniettati con liquido nelle zampe per simulare il gonfiore; e sono stati avvelenati con un potente dolcificante. Molto spesso, quando un esperimento finisce, i cani vengono uccisi.
Tutti questi test sono legali. I regolamenti che Ridglan ed Envigo, e qualsiasi altra struttura di ricerca sugli animali, sono accusati di aver violato sono estremamente minimi e l’assunzione di responsabilità è rara. L’unica legge federale che regola l’uso degli animali nella ricerca è l’Animal Welfare Act, che regola solo le condizioni in cui vivono gli animali, sia nei laboratori che negli allevamenti come Ridglan, non riguarda tuttavia gli esperimenti. Ma anche questi obblighi sono limitati. Ad esempio, sotto l’AWA, le gabbie per cani devono essere solo sei pollici più lunghe e più alte della lunghezza totale del corpo del cane;
Il raddoppio di questo requisito di spazio elimina la necessità di permettere ai cani qualsiasi accesso al di fuori della gabbia. Ciò significa che i cani possono vivere per anni all’interno delle loro gabbie, senza mai sperimentare la vita all’aria aperta o la sensazione dell’erba sotto le zampe. All’udienza probatoria di Ridglan del mese scorso, un secondo informatore ha testimoniato che, quando lavorava lì, i cani non venivano mai portati a passeggio, non salivano mai e venivano fatti uscire dalle loro gabbie solo per essere spediti altrove, cioè messi in un’altra gabbia per essere trasportati in un laboratorio.
Anche queste protezioni minime non sono applicate in modo adeguato sia negli allevamenti che nei laboratori animali. Diversi audit da parte dell’Ufficio dell’Ispettore Generale dell’USDA (US Dep. Of Agriculture) hanno rilevato che l’applicazione delle legge federale sul benessere degli animali è “fondamentalmente priva di significato” e “inefficace”. Nell’ottobre 2018, il Washington Post ha riferito che il governo federale aveva presentato un’unica denuncia amministrativa per proteggere le decine di milioni di animali utilizzati nei laboratori. Era come se il sindaco di New York sostenesse che la città aveva subito, nell’ultimo anno, un solo crimine.
E, in definitiva, l’AWA non pone alcuna restrizione di sorta su ciò che può essere fatto agli animali negli esperimenti reali. Infatti, mentre l’uso di cani, gatti, primati e alcuni altri animali è regolato dall’AWA, la maggior parte degli animali utilizzati nella sperimentazione, come roditori, uccelli, pesci e animali d’allevamento, sono esclusi dalla definizione di “animale” ai sensi dell’AWA, quindi non ricevono nemmeno le protezioni minime dell’AWA.
Non deve essere così per forza. Dal 1979, il numero di cani utilizzati nella sperimentazione è stato ridotto del 72% e gli americani sono sempre più contrari all’uso di animali nei test medici. Nel 2015, gli Stati Uniti hanno interrotto tutti i finanziamenti federali per la sperimentazione sugli scimpanzé, ponendo fine a questa pratica. Possiamo quindi porre fine anche a quello che stiamo facendo ai cani.
I cani non appartengono a gabbie o laboratori. Gli esseri umani li hanno allevati selettivamente per migliaia di anni per essere fedeli a noi e aver bisogno del nostro amore. Usarli in esperimenti mortali e dolorosi è un profondo tradimento della fiducia. I cani sono amici e familiari e meritano amore e affetto, non la tortura in un laboratorio o il tormento psicologico della vita in gabbia.
La nomina di un procuratore speciale è stata la decisione giusta per affrontare anni di impunità per le violazioni della crudeltà sugli animali a Ridglan. Ma non è sufficiente semplicemente far sì che luoghi come Ridglan e altre strutture di allevamento e ricerca rispettino le scarse protezioni delle leggi sulla crudeltà sugli animali. Condizioni e trattamenti inconcepibili sono inevitabili quando consideriamo i cani come merci su cui effettuare i test per poi essere smaltite, piuttosto che creature senzienti che ci amano e si fidano di noi e che meritano le nostre cure.
Ci dovrebbe essere una moratoria immediata sui finanziamenti federali per gli esperimenti sui cani e, in ultima analisi, un divieto sugli esperimenti sui cani. Ci sono decine di migliaia di cani intrappolati in allevamenti e laboratori, in questo momento. Possiamo porre fine a tutto questo e fornire a quei cani le case amorevoli che meritano.
Marc Bekoff e Jane Goodall