
JGI Italia procede con il programma di interventi presso Sanganigwa Children’s Home a Kigoma, che in questi giorni ospita la presedente Daniela De Donno e Lara Milone, coordinatore di programma, oltre a Giovanni Pellegrino impegnato nella documentazione. Dopo i workshop scientifici importanti tenuti da Mariada Muciaccia, e da Alberto Strobbia per lo sviluppo della componente informatica, la missione di giugno dell’Istituto Jane Goodall Italia a Kigoma prosegue con la valutazione dei progressi, la pianificazione di futuri interventi di restauro, le visite alle altre strutture locali dedicate ai minori più vulnerabili della Regione Kigoma.
La regione Kigoma ospita il Parco Nazionale di Gombe che è sempre più pressato dalle coltivazioni ai suoi margini e da incendi sia dolosi che climatici. L’erosione lungo le coste del lago Tanganika, intensificata dalle alluvioni degli ultimi anni, è ulteriore motivo di preoccupazione e ci ricorda la necessità di essere presenti sul territorio il più possibile per sostenere una istruzione di qualità per le ragazze e i ragazzi del luogo, l’aiuto ai più vulnerabili (bambini orfani o abbandonati), la riforestazione, l’educazione alla sostenibilità , lo sviluppo di attività volte a garantire l’auto-sostentamento. In questo quadro De Donno, Milone e Pellegrino hanno incontrato insieme a Kenneth Hageze, direttore di Sanganigwa, i responsabili del programma TACARE del JGI Tanzania.
Insieme a JGI Tanzania, JGI Italia vorrebbe migliorare le coltivazioni negli orti introducendo alberi promuivendo l’agroforestazione e la piantumazione di alberi locali a rapida crescita (del tipo lusina).
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