Gli studenti delle scuole secondarie della Scuola Giapponese di Milano fanno parte dei gruppi italiani di Roots & Shoots – Radici e Germogli fin dal 2021. Così Ms Chiaki, la coordinatrice del gruppo, ci racconta il lavoro degli studenti di questi anni:
La storia dei benefici per l’ambiente e le persone
La prima attività del nostro gruppo, nel 2021, è stata in occasione di un evento correlato alla Pre-COP26: i ragazzi hanno fatto una presentazione sulla malattia di Minamata, una malattia derivata dall’inquinamento delle acque con mercurio.
La malattia di Minamata è stata “scoperta” per la prima volta in Giappone nel 1956: il rilascio di metilmercurio nelle acque reflue di un’industria chimica, che perdurò per oltre 30 anni, causò l’accumulo di questo composto tossico nei molluschi, nei crostacei e nei pesci della baia di Minamata e del mare di Shiranui, entrando nella catena alimentare e causando così l’avvelenamento da mercurio degli abitanti del luogo. E’, quindi, una malattia ambientale ma è anche profondamente intrecciata con la politica e le attività economiche. La battaglia tra i pazienti, le corporazioni e il governo è ancora in corso, dopo oltre 60 anni.
Gli studenti hanno deciso di “parlare per i senza voce”, per tutti coloro che si sono ammalati e per tutti coloro che non ci sono più, basandosi anche su un film, “Minamata” con Johnny Depp, che li ha ispirati. Sebbene il tema sembrasse loro troppo forte, alla fine si sono decisi quando Yugo ha detto: “Come giapponese, non voglio stare a guardare mentre gli americani fanno un film su questo. Dovremmo parlare anche noi, perché è il nostro problema.”
Il lavoro dei ragazzi è stato ripreso dai giornali in tutto il Giappone perché le persone sono state sorprese che gli studenti giapponesi all’estero parlassero della malattia di Minamata.
Dopo questo, hanno fatto un video su un fotografo, Rimiko Yoshinaga, che ha dedicato la sua vita alle foto della malattia di Minamata. Col senno di poi, è stato abbastanza sorprendente che l’anniversario della morte del fotografo, il compleanno di Yugo, che ha scelto la malattia di Minamata, e il giorno della presentazione fossero tutti nello stesso giorno.
Non possiamo fare a meno di pensare che quando le persone lavorano per una causa con una forte volontà, come Jane Goodall, qualche forza misteriosa può essere al lavoro!
La storia a beneficio delle persone
Gli studenti hanno intervistato diverse persone sulle tematiche inerenti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili e hanno realizzato alcuni video pubblicati su YouTube.
Uno è su Mr. Tsumura, un giornalista di una grande agenzia di stampa giapponese che ha focalizzato i suoi scritti sulla Siria, sull’Ucraina in guerra e, subito dopo il grande terremoto del Giappone orientale, su un piano di energia nucleare. Ha anche accompagnato il Papa nella sua visita in Giappone come capo dell’ufficio di Roma e ha pubblicato un libro intitolato “Il mondo di Papa Francesco senza nucleare”.
Nel video, gli studenti spiegano la paura creata dal “non capire”, l’ostilità causata da “fraintendimento” e l’importanza di raccogliere le voci di “coloro che vogliono parlare ma non possono” e trasmetterle al mondo. Con questo video, gli studenti sottolineano quanto le informazioni corrette e imparziali sono preziose per la pace nel mondo.
All’inizio, gli studenti non avevano una buona immagine dei media. Tuttavia, parlando con il sig. Tsumura e leggendo i suoi articoli, sono arrivati a capire a modo loro “il senso di comprensione e di pensiero dalla prospettiva della gente in ogni scena”, che lui apprezza.
Come nel caso del pregiudizio nei confronti dei “media” che gli studenti stessi hanno alimentato, anche la conoscenza dell’individuo può essere il primo passo verso la pace. Gli sforzi del sig. Tsumura per rovesciare i pregiudizi e il modo in cui ha rischiato la vita per trasmettere le voci dei senza voce hanno cambiato il modo in cui gli studenti leggono le notizie ogni giorno. Speriamo che i video che gli studenti hanno prodotto aiutino anche altre persone ad approfondire la comprensione e a rovesciare il proprio pregiudizio.
La storia a beneficio degli animali
Finora, non posso dire che gli studenti abbiano fatto qualcosa di speciale per il bene degli animali, ma l’incontro con Jane Goodall e Daniela de Donno, che continuano a contribuire agli sforzi di conservazione degli scimpanzé, sarà una risorsa per il resto della loro vita.
Tutte le loro attività sono iniziate quando hanno conosciuto queste due persone. Sebbene le loro abilità nella lingua italiana e la natura particolare della nostra scuola non permettessero loro di fare facilmente attività di protezione degli animali basate sulla comunità, hanno fatto un video della sig. Daniela in inglese, che hanno caricato su YouTube e che è stato visto dalle classi di una scuola francese con cui abbiamo interagito.
Nella scuola, gli studenti hanno anche eseguito un gioco in lingua inglese sul lavoro di Daniela e di Jane Goodall per proteggere gli scimpanzé, per coinvolgere gli studenti delle scuole elementari e i loro genitori sulle difficoltà della protezione degli animali e l’importanza di lavorare in questo campo.
Durante l’intervista con Daniela De Donno, i ragazzi sono rimasti impressionati dal fatto che gli scimpanzé hanno caratteristiche molto simili agli umani, come il bisogno di stare con i loro amici, la realtà che sono ancora braccati, e anche dalla forte volontà di Daniela.
Ogni anno, quando pensano a cosa fare per il Programma Roots & Shoots, i ragazzi dicono: “vogliamo fare qualcosa per gli animali.” Con la conoscenza della situazione attuale degli scimpanzé e delle attività di conservazione che hanno appreso da Daniela, spero che propongano un splendido progetto per contribuire agli animali nel prossimo futuro.