TACARE: da un progetto ad un approccio integrato

All’interno del Parco Nazionale di Gombe, in Tanzania, dove Jane Goodall ha condotto le sue rivoluzionarie ricerche sugli scimpanzé, le vallate sono fittamente ricoperte di foreste e la fauna selvatica è ancora presente in numero ragionevole. Al di fuori di questa piccola oasi di soli 35 chilometri quadrati, tuttavia, le foreste e la maggior parte della fauna selvatica sono state quasi completamente spazzate via a causa delle necessità di una popolazione in rapida crescita.

Nel 1994, il Jane Goodall Institute ha avviato il progetto TACARE (Lake Tanganyika Catchment Reforestation and Education). TACARE cerca di affrontare il rapido degrado delle risorse naturali nell’area intorno al Parco Nazionale di Gombe, concentrandosi sullo sviluppo socio-economico delle comunità e offrendo formazione ed educazione alla gestione sostenibile delle risorse naturali.

L’approccio integrato di TACARE, o “Take Care”, fornisce alle comunità locali gli strumenti necessari per gestire le loro risorse naturali per un beneficio economico a lungo termine e per la sostenibilità ambientale.

Con uno staff interamente tanzaniano, TACARE ha sostenuto oltre 170.000 persone in 23 villaggi nella gestione delle proprie risorse naturali. TACARE offre informazioni sui migliori metodi di coltivazione, in particolare su come controllare e prevenire l’erosione del suolo e le conseguenti inondazioni improvvise. Vengono sviluppate e distribuite colture ibride a più alto rendimento e sostenuta l’agroforestazione.

Il Progetto dell’Istituto Jane Goodall Italia di supporto e co-gestione del Villaggio dei Bambini Sanganigwa, il centro di accoglienza per i minor disagiati della regione Kigoma, sede del parco di Gombe, rientra nella metodologia “Take Care” di conservazione ambientale attraverso lo sviluppo sostenibile della comunità locale.

Il Villaggio dei Bambini Sanganigwa