Quando Jane Goodall ha iniziato la sua ricerca, da 1 a 2 milioni di scimpanzé vivevano allo stato brado. Ora si stima che ce ne siano circa 340.000 sparsi in 21 nazioni africane.
Oltre 3.000 grandi scimmie, tra cui gli scimpanzé, vengono uccise o catturate illegalmente ogni anno per finanziare il traffico illegale, incluso il terrorismo internazionale.
Ogni anno, i bracconieri uccidono migliaia di scimpanzé come parte del commercio illegale di carne di animali selvatici. In genere, i cacciatori vendono a pezzi gli adulti come carne e risparmiano le vite degli scimpanzé più giovani per venderli come animali domestici, nonostante le leggi internazionali ne vietino il commercio.
L’agricoltura, il disboscamento e l’attività estrattiva delle miniere distruggono vaste porzioni di habitat naturali delle scimmie antropomorfe. Anche la caccia di animali selvatici per la loro carne e il traffico illegale di animali vivi hanno causato forti cali nelle popolazioni di primati. I bonobo, ad esempio, conosciuti anche come scimpanzé pigmei, hanno perso il 29% del loro habitat, gli scimpanzé dell’Africa centrale hanno perso il 17% e quelli nell’Africa occidentale l’11% del loro ambiente naturale.
Il commercio illegale delle grandi scimmie è un’attività criminale globale che sta spingendo le nostre specie più a rischio sull’orlo dell’estinzione. Non solo: provoca anche immense sofferenze agli animali che vengono catturati nel loro habitat naturale, uccisi o tenuti in cattività un condizioni terribili.c
- Ogni anno vengono uccise almeno 3.000 grandi scimmie a causa del traffico illegale. Più di 22.000 antropomorfe sono state uccise o catturate tra il 2005 e il 2011; di queste, circa due terzi sono scimpanzé.
- Tutte le grandi scimmie hanno un tasso di riproduzione lento, con un intervallo tra le nascite di 4-9 anni. Questo rende le popolazioni molto vulnerabili anche in caso di perdite ridotte.
- Si stima che sopravvivano non più di 20.000 bonobo nelle foreste della Repubblica Democratica del Congo, e questi numeri sono in diminuzione. La caccia intensa potrebbe portare il bonobo all’estinzione in brevissimo tempo.
- Le grandi scimmie vengono uccise per commercializzare le loro carni o per sottrarre i piccoli.
- I bracconieri in genere cacciano in gruppo e la maggior parte delle scimmie antropomorfe catturate diventa parte di una redditizia catena commerciale illegale.
- Per ogni scimpanzé catturato vivo, strappato al proprio ambiente naturale per diventare un animale domestico o per l’industria dell’intrattenimento, ne vengono uccisi 10. Intere famiglie vengono così spazzate via per la cattura di un singolo scimpanzé. Le grandi scimmie sono esseri altamente sociali e con bisogni complessi, gli individui vittime del commercio illegale raramente riescono a riprodursi in cattività.
Le specie in via di estinzione sono protette da leggi nazionali e internazionali, ma troppo spesso questa protezione è solo su carta. Ogni anno, migliaia di animali protetti perché a rischio di estinzione vengono sottratti illegalmente al loro ambiente naturale per essere venduti sul mercato nero vivi oppure uccisi per vendere parti del loro corpo (corni, zanne, pelle, carne, …).
In tutto il mondo il traffico di specie selvatiche minaccia la sopravvivenza stessa di tante specie animali. Non solo: alla scomparsa della fauna selvatica è legata a doppio filo anche una grave e continua perdita di biodiversità.
In quanto attività criminale organizzata, il traffico di animali selvatici mina anche lo stato di diritto e danneggia le comunità, per esempio l’industria del turismo. Il bracconaggio, le orribili condizioni di trattamento degli animali catturati e le situazioni in cui vengono costretti gli animali durante il trasporto e la prigionia provocano immense sofferenze.
Se non fermiamo questo crimine, tanti primati e altri animali selvatici saranno presto estinti per sempre.
Sono almeno 3.000 le Grandi Scimmie, compresi oranghi, gorilla e scimpanzé, che sono sottratte alla natura ogni anno a causa del commercio illegale.
Tutte le Grandi Scimmie sono ora in pericolo e la maggior parte di queste specie sono classificate come “in pericolo di estinzione”.