DONA

FALCO PESCATORE-Pandion haliaetus

FALCO PESCATORE
13 Maggio 2024 jgiitalia

FALCO PESCATORE – Pandion haliaetus

CLASSIFICAZIONE

CLASSE | Aves

ORDINE | Accipitriformes

FAMIGLIA | Pandionidae

GENERE | Pandion

SPECIE | Pandion haliaetus

NOME COMUNE | Falco pescatore

STATO DI CONSERVAZIONE |> CR-  In pericolo critico

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PERCHÉ?

– Bracconaggio, anche relativo alle uova uova.
– Uso di pesticidi.
– Disturbi di tipo antropico (come reti da pesca, turbine eoliche).
– Riduzione della disponibilità di prede.
– Cambiamento climatico.


DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: La specie ha un range di distribuzione molto ampio. In Mediterraneo la specie è presente in Corsica, isole Baleari, Algeria, Marocco e Italia. Da migratori, migliaia di individui attraversano l’Italia diretti verso l’Africa. La specie è svernante in Sardegna e Toscana. In Sicilia è segnalata nelle isole Egadi.


HABITAT: Abita le aree circostanti le acque poco profonde e tollera sufficientemente l’insediamento umano tanto da persistere in ambienti suburbani e talvolta urbani.


ASPETTO: Rapace di grandi dimensioni.
Ha un piumaggio corto e compatto, soprattutto negli arti inferiori provvisti di spicole, escrescenze che permettono una presa salda.
È dotato di artigli lunghi ed uncinati.
Di rado vengono espulse borre.
La ghiandola dell’uropigio consente di rendere il piumaggio a lungo idrorepellente.
Strette e lunghe ali incurvate, simili in volo a quelle dei gabbiani, Il piumaggio nei due sessi è molto simile, mentre c’è dimorfismo sessuale nelle dimensioni.
Adulto: testa bianco-crema con una larga banda nera in corrispondenza degli occhi; l’iride è giallo vivo, la coda è superiormente scura con barre chiare nella zona inferiore. Il becco compatto è robusto ed uncinato.
Lunghezza media: 58 cm, apertura alare media:160 cm, peso medio maschio: 650 g, peso medio femmina:1.6 kg Giovane: simile all’adulto tranne che per la caratteristica iride di color arancio.
Il piumaggio adulto viene assunto dopo circa diciotto mesi.


ALIMENTAZIONE: Quasi tutta la dieta è costituita da pesci vivi.
In rare occasioni, i falchi pescatori sono stati osservati mentre si nutrivano di carcasse di uccelli, rettili e piccoli mammiferi.


CICLO VITALE: Dopo la migrazione primaverile si registrano i primi arrivi ai siti di nidificazione. Le coppie già formate tendono ad occupare i loro vecchi nidi, mentre le nuove coppie o gli esemplari che hanno perso un partner, ne costruiscono di nuovi. Per lo più monogami.
Le parate nuziali avvengono da gennaio a maggio, con volteggi, planate e “voli a festoni”, accompagnati da vigorosi battiti d’ala.
Dopo aver catturato un pesce, il maschio ritorna al nido esibendosi ed emettendo un caratteristico richiamo; la preda viene poi offerta alla femmina.
Il nido viene solitamente costruito in prossimità di zone umide; entrambi i sessi contribuiscono alla formazione del nido. Generalmente le femmine che ricevono più cibo dal proprio partner, sembrano essere più recettive e meno disposte ad intraprendere eventuali copule extraconiugali, anche se non sempre gli accoppiamenti sono associati alla consegna del pesce.
Le copule della coppia si ripetono per un lungo periodo e con grande frequenza.
Dopo gli accoppiamenti, la femmina viene nutrita esclusivamente dal maschio che dopo aver mangiato la parte anteriore delle sue prede, porta il restante al nido.
La deposizione delle uova, che varia con la latitudine, avviene generalmente tra i 10-30 giorni dopo l’arrivo ai siti di nidificazione; vengono deposte da 1 a 3 uova.
La schiusa si ha dopo circa 6 settimane ad intervalli di 48 ore l’una dall’altra.
Ad un mese d’età i pulli hanno già raggiunto il 70%-80% del loro futuro peso.
Il primo involo si ha a 50-60 giorni di vita (Giugno-Luglio), ma lo svezzamento durerà ancora per un altro mese circa.
Successivamente inizia l’erratismo giovanile in cui si registrano spostamenti verso zone di caccia limitrofe fino al momento della prima migrazione.
La maturità sessuale viene raggiunta intorno al terzo anno di vita.
Questi falchi vivono in media 8-10 anni in natura. Molti giovani non riescono a sopravvivere fino all’età della riproduzione, anche se alcuni individui sono stati registrati a più di 20 anni.


NOTE: I falchi pescatori sono insoliti per il fatto di possedere un dito esterno reversibile che permette loro di afferrare con due dita davanti e due dietro.
I cuscinetti spinati sulle piante dei piedi li aiutano ad afferrare i pesci.
Quando volano con una preda, si mettono in fila a testa in giù per ridurre la resistenza del vento.
Le uova di falco pescatore non si schiudono tutte insieme. Piuttosto, il primo pulcino emerge fino a cinque giorni prima dell’ultimo. Il pulcino più grande domina i fratelli più piccoli e può monopolizzare il cibo portato dai genitori.


COSA POSSIAMO FARE PER LORO?

– Limitare la pesca per favorire la presenza di prede e diminuire gli incidenti con le reti.
– Limitare l’ingresso di barche nelle zone in cui gli animali nidificano.
– Contattare il CRAS più vicino e le autorità forestali qualora si trovasse un esemplare in difficoltà, evitando il contatto.
– Lotta contro la caccia illegale.
– Sostenere il progetto Lipu- BirdLife Italia.
– Usare prodotti fitosanitari a bassa tossicità e loro dosi minime consigliate.
– Sostenere i progetti di ricostituzione di popolazioni nidificanti.



BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA: