Gombe65: una storia che non finirà mai
Scoperte, Innovazione, Speranza
Il 14 luglio 1960 arrivò per la prima volta sulle rive del lago Tanganika in Tanzania una giovane inglese…. e senza poterlo immaginare avrebbe ben presto cambiato il mondo, il modo di intendere il nostro rapporto col resto del regno animale.
La ventiseienne Jane Goodall (1934 – 2025) ebbe l’opportunità della sua vita quando il paleontologo e antropologo Louis Leakey (wikipedia) le chiese di osservare e comprendere meglio i nostri parenti più stretti: gli scimpanzé liberi nel loro ambiente naturale.
Le scoperte di Jane portarono tutte alla straordinaria conoscenza del comportamento e dell’ecologia degli scimpanzé, e della storia evolutiva di noi uomini.
A distanza di 65 anni, il progetto scientifico di Jane a Gombe rappresenta il più lungo studio mai condotto sugli scimpanzé selvatici. Ha permesso di raccogliere dati ed approfondimenti scientifici unici su come più generazioni di scimpanzé abbiano vissuto, trasmesso la propria cultura alla prole, interagito tra loro e con l’habitat circostante, adattandosi ai cambiamenti del loro ambiente nel tempo.
– GLI SCIMPANZE’ SONO IN PERICOLO!
I famosi scimpanzé della foresta di Gombe, sul lago Tanganika, a cui dobbiamo tante scoperte, sono in pericolo.
Abbiamo bisogno del Vostro aiuto per portare avanti il lavoro di una vita di Jane Goodall, proteggere l’habitat degli scimpanzé e quindi la loro stessa esistenza.



– SALVIAMO GLI SCIMPANZE’
Il 14 luglio 2025 ricorre una pietra miliare: esattamente 65 anni fa Jane Goodall arrivò a Gombe, in Tanzania, per avviare i suoi studi sulle comunità di scimpanzé che vivevano liberi in natura.
Durante l’intero giorno e giorno dopo giorno, Jane si spostava nella foresta per osservare gli scimpanzé. Ogni sera nella sua tenda riportava tutti dati raccolti nelle sue osservazioni sul campo tenendo un preciso resoconto del suo lavoro.
– IL PIU’ LUNGO STUDIO CONTINUATIVO SUL CAMPO
Negli ultimi 65 anni Jane Goodall, l’Istituto JGI e i loro partner di ricerca hanno realizzato e portato avanti lo studio più a lungo che sia mai stato condotto sugli scimpanzé liberi nel loro ambiente.
Proprio per questo nel 2018 a tale ricerca è stato attribuito il Guinnes, in quanto record mondiale.
Attraverso il lavoro a Gombe Jane Goodall, il JGI e i loro partner di ricerca hanno non solo ampliato la comprensione degli scimpanzé, gli esseri a noi più prossimi, ma ispirato generazioni di scienziati e insieme indicato le urgenti necessità per preservarli dall’estinzione.
Con il suo modo di lavorare nella conservazione delle specie, il JGI ha introdotto un modo nuovo di concepire la “protezione”: al centro sono oggi gli stessi esseri umani che vivono in prossimità di aree naturalistiche da preservare, in particolare sono le stesse comunità locali ad essere messe nelle condizioni di tutelare attivamente e in modo sostenibile il loro ambiente.

– JANE GOODALL PIONIERA DELLA SCIENZA
Come ricercatrice, senza dubbio fuori dagli schemi, Jane Goodall ha ispirato con le sue scoperte generazioni di ricercatori in tutto il mondo. Ha rotto alcune sterili barriere di un certo mondo scientifico e indicato nuove vie, ben oltre la scienza.
La storia di Goodall ha suscitato entusiasmo nel mondo intero, non solo ha fatto fare passi avanti alla scienza ma generato un aumento nel numero di donne impegnate in materie scientifiche (biologia, tecnologia, ingegneria, matematica …) e in argomenti come conservazione della natura, etologia, ecologia.
Come modello e mentore ha spianato la strada, per decine di anni, per una più forte partecipazione femminile nella scienza.
Uno dei contributi più significativi di Jane Goodall è il suo ruolo come fondatrice e mentore del Centro di Ricerca di Gombe.
Il Centro Gombe Stream Research ha portato avanti generazioni di nuovi scienziati, tra cui molti ricercatori della Tanzania e studiosi da tutto il mondo. Nonostante Gombe sia uno dei più piccoli parchi nazionali della Tanzania ha attirato centinaia di ricercatori grazie alla sua notevole biodiversità e alla ricchezza di conoscenze scientifiche e raccolte dati. Le loro scoperte hanno ripercussioni su numerose aree di ricerca in tutto il mondo.

– TABELLA CRONOLOGICA DELLE PRINCIPALI SCOPERTE A GOMBE
Sessantacinque anni di ricerca a Gombe hanno prodotto una grande quantità di risultati scientifici, con oltre 300 pubblicazioni scientifiche. La lunga durata dello studio ha portato a molte scoperte che non sarebbero state possibili senza dati raccolti nel lungo periodo (Wilson, 2012). I metodi di ricerca sperimentati a Gombe hanno ispirato approcci simili in altri siti di ricerca sul campo, contribuendo ad ampliare la prospettiva comparativa per comprendere la diversità comportamentale tra scimpanzé e bonobo (Boesch et al, 2010). Soddisfacendo ampiamente le speranze del mentore di Goodall, il paleoantropologo Louis Leakey, la ricerca a Gombe ha svolto un ruolo di primo piano nell’ispirare e verificare ipotesi sull’evoluzione umana (Wilson, in stampa).
Grazie al metodo introdotto dal Jane Goodall Institute, che prevede il coinvolgimento diretto delle comunità locali nella gestione del territorio, è nata una rete di riserve forestali nei villaggi intorno al Parco di Gombe. Il recupero delle foreste in aree un tempo degradate dimostra che è possibile trovare soluzioni di conservazione che portano benefici sia alle persone sia alla fauna selvatica (https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7743041/#SD1).
- 1963 – La caccia.
Gli scimpanzé cacciano e poi condividono il cibo.
Perché è importante: caccia e condivisione della carne sono adattamenti fondamentali nell’evoluzione umana. - 1964 – L’uso di strumenti.
Gli scimpanzé fabbricano e usano strumenti per procurarsi cibo e per combattere.
Perché è importante: l’uso di strumenti è un adattamento fondamentale nell’evoluzione umana. - 1977 – Competizione/femmine.
Le femmine a volte uccidono i piccoli.
Perché è importante: non si tratta di un comportamento aberrante ma è parte della competizione riproduttiva. - 1979 – Struttura sociale.
I maschi rimangono nel gruppo di origine mentre le femmine spesso lo lasciano.
Perché è importante: Lo stretto legame familiare tra i maschi contribuisce a spiegare la maggiore cooperazione tra gli scimpanzé maschi. - 1979 – Comportamento bellicoso.
Gli scimpanzé collaborano per attaccare e uccidere membri delle vicine comunità.
Perché è importante: Il comportamento bellicoso ha potenzialmente radici profonde nell’evoluzione umana. - 1986 – Tutti i comportamenti.
Nel 1986, il libro di Jane Goodall “The Chimpanzees of Gombe: Patterns of Behavior” (Gli scimpanzé di Gombe: modelli di comportamento) fornì una panoramica completa sul comportamento degli scimpanzé, sottolineandone le complesse strutture sociali, l’uso degli strumenti e la vita emotiva. La prima analisi completa del comportamento degli scimpanzé in tutte le sue attività.
Perché è importante: ha rivoluzionato la primatologia e ha dimostrato l’importanza dell’osservazione a lungo termine e dello studio dettagliato dei primati non umani. - 1997 – Competizione/femmine.
Le femmine in più elevata posizione gerarchica hanno maggiore successo riproduttivo.
Perché è importante: la competizione per un ruolo dominante conta per le femmine come per i maschi. - 2001 – Genetica.
Il DNA può essere estratto dalle feci.
Perché è importante: studi genetici possono essere condotti sugli scimpanzé in natura senza nuocer loro. - 2002 – Salute.
Gli scimpanzé selvatici possono avere un virus, detto SIV cpz, che è il più affine al virus HIV-1 causa della pandemia di AIDS.
Perché è importante: l’AIDS deriva probabilmente dalla caccia e dalla macellazione degli scimpanzé. - 2002 – Cultura.
In diverse zone dell’Africa gli scimpanzé mostrano evidenti indicazioni di cultura: modelli comportamentali appresi che variano tra le varie popolazioni.
Perché è importante: La cultura è considerata una caratteristica fondamentale per l’evoluzione umana. - 2004 – Comportamento bellicoso.
Le femmine si riproducono più rapidamente se il loro territorio è più vasto.
Perché è importante: Il vantaggio che i maschi traggono dal sostenere rapporti bellicosi tra gruppi è una riproduzione più rapida da parte delle loro compagne. - 2004 – Cultura.
Le femmine imparano a usare gli strumenti in modo efficace in età più giovane rispetto ai maschi.
Perché è importante: l’uso di strumenti è un adattamento fondamentale nell’evoluzione umana. Queste osservazioni suggeriscono un ruolo determinante delle donne in tale processo. - 2006 – Cooperazione.
Gli scimpanzé condividono la carne per ragioni egoistiche, anche per allontanare i molestatori.
Perché è importante: per comprendere il comportamento cooperativo nell’uomo. - 2007 – Conservazione.
Le immagini satellitari, il GIS e i dati a lungo termine identificano le minacce alla sopravvivenza della popolazione di Gombe, ovvero le malattie e la perdita dell’habitat fuori dal parco.
Perché è importante: possono essere identificate le strategie di conservazione per eliminare o minimizzare le più gravi minacce alla sopravvivenza degli scimpanzé di Gombe. - 2007 – Competizione/femmine
Le femmine nelle posizioni gerarchiche superiori hanno aree di foraggiamento di migliore qualità con cibo più abbondante mentre le femmine subordinate sono spinte a usare aree con minor qualità e meno cibo.
Perché è importante: lo status della femmina è direttamente correlato all’accesso al cibo. - 2009 – Salute.
Gli scimpanzè contagiati con il virus SIV cpz soffrono i sintomi dell’AIDS e muoiono.
Perché è importante: l’infezione da SIV cpz a Gombe e in altri siti costituisce un’altra grave minaccia alla loro sopravvivenza. - 2009 – Genetica/Competizione/maschi.
I maschi di rango elevato generano più prole, ma i maschi di basso rango generano più di quanto ci aspetteremmo.
Perché è importante: la competizione tra maschi ripaga in termini di riproduttività. - 2014 – Comportamento bellicoso.
La violenza letale è ampiamente diffusa tra gli scimpanzé, anche tra coloro che non sono stati mai nutriti artificialmente.
Perché è importante: il comportamento belligerante è ampiamente diffuso tra gli scimpanzé, non è semplicemente il risultato dell’alimentazione con banane a Gombe. - 2014 – Genetica/sesso.
I maschi sessualmente coercitivi generano più prole.
Perché è importante: l’aggressività ripaga i maschi prepotenti in una specie che si accoppia in modo promiscuo. - 2017 – Genetica/sesso.
Le femmine di scimpanzè evitano di accoppiarsi con parenti stretti.
Perché è importante: evitare l’inbreeding è fondamentale per mantenere la salute genetica delle piccole popolazioni. - 2023 – Conservazione.
L’eco-acustica rivela la presenza di una specie di primate e otto specie di uccelli di cui non si conosceva la presenza a Gombe.
Perché è importante: l’eco-acustica è uno strumento potente e Gombe ha più biodiversità di quanto si sapesse. - 2024 – Conservazione.
Le riserve forestali dei villaggi rappresentano una strategia efficace.
Perché è importante: gli investimenti nelle riserve forestali dei villaggi e nei monitoraggi forestali sono efficaci. - 2024 – Competizione/maschi.
I bonobo maschi hanno un tasso di aggressività tra maschi più elevato rispetto agli scimpanzé maschi.
Perché è importante: a lungo i bonobo sono stati descritti come più “miti” degli Scimpanzé, ma la realtà è più complessa.
- BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
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PARCO NAZIONALE DI GOMBE
Situato sulle rive del lago Tanganica, al confine occidentale della Tanzania con il Congo, il Parco Nazionale di Gombe è una piccola striscia di terra collinare, delimitata da valli fluviali ripide e strette, e ricoperta da lussureggianti foreste, in cui vivono gli scimpanzè oggetto delle osservazioni di Jane e i loro discendenti, descritti nei suoi libri e nei suoi articoli.
Ma anche molte altre specie di primati dimorano a Gombe, tra cui il cercopiteco verde (Cercopithecus aethiops), il babbuino verde (Papio anubis), il cercopiteco nasobianco (Cercopithecus ascanius), il cercopiteco del diadema conosciuto anche come scimmia blu (Cercopithecus mitis) , il colobo rosso occidentale (Piliocolobus badius) e il piccolo galagone elegante o dalle unghie ad ago (Euoticus elegantulus).
Gombe è anche un paradiso per gli uccelli; ve ne sono di oltre 200 specie tra cui l’aquila pescatrice, l’avvoltoio della palma da olio, gli uccelli tessitori.
“Quando sono partita per Gombe, desideravo osservare gli scimpanzé che vivevano in quella regione e raccogliere informazioni su di loro. Ciò che ho imparato durante gli anni di ricerche a Gombe mi ha ispirata e arricchita. Spero che questo viaggio, vi conduca lungo un simile percorso di conoscenza e di scoperte. Nel corso della mia esperienza a Gombe e negli anni successivi, ho imparato di prima mano quanto sia importante per ciascuno di noi comprendere il mondo in cui viviamo. Perché solo se riusciamo a comprenderlo profondamente diventerà importante per noi, e solo quando ci starà davvero a cuore saremo pronti a fare di tutto per difenderlo. È così che si cambiano le cose. È così che potremo realizzare i cambiamenti necessari per vivere in equilibrio e armonia con questo pianeta che chiamiamo casa.”
Jane Goodall

2018: Gombe è riserva UNESCO
La Regione resa celebre dall’opera di ricerca e conservazione di Jane Goodall viene denominata Riserva della biosfera dall’UNESCO. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza e la Cultura riconosce così gli sforzi di conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile.


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