
Fernando Turmo, responsabile della documentazione e comunicazione al Tchimpounga ci ricorda che la nostra oasi faunistica non si occupa solo di scimpanzé vittime del bracconaggio, ma anche della riabilitazione di babbuini e altre scimmie. Il Jane Goodall Institute crede che ogni individuo conti e che i residenti del nostro santuario meritino una seconda possibilità per ritornare a vivere nella foresta.
Nella Repubblica Democratica del Congo le scimmie vengono cacciate per la carne. A volte i cacciatori catturano una femmina adulta con i piccoli che, disperati e ancora dipendenti dalla madre, vengono venduti come animali da compagnia nelle grandi città dopo che la madre è stata uccisa. Quando questi piccoli strappati alla natura crescono divengono individui aggressivi e i loro padroni non possono occuparsene oltre. Alcuni sono fortunati abbastanza da essere portati al Tchimpounga Sanctuary, come la femmina Kiriku.
Kiriku è stata reintrodotta nella foresta della Riserva Naturale Tchimpounga alcuni anni fa insieme ad altre scimmie salvate. Insieme formano un gruppo affiatato e perfettamente abituato alla vita libera nella foresta.
All’inizio del 2017 siamo stati molto felici di osservare che Kiriku è divenuta madre per la prima volta da quando è stata reintrodotta in foresta. I suoi piccoli sono sani e sono stati accettati dal gruppo.
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