La struttura del cervello degli scimpanzé è sorprendentemente simile alla nostra.
Se accettiamo di non essere i soli a possedere una personalità, capacità di ragionare e soprattutto di provare e manifestare sentimenti ed emozioni, allora riusciremo ad avere un maggiore rispetto verso gli scimpanzé.
La linea che separa gli uomini dagli altri esseri viventi, un tempo considerata molto netta, ora comincia ad offuscarsi. Ciò ci spinge ad avere rispetto per tutti gli esseri con i quali condividiamo il pianeta.
Jane Goodall
Molti aspetti del comportamento degli scimpanzé, delle relazioni sociali, delle manifestazioni emotive, dei bisogni e delle abilità intellettive, sono simili a quelle umane.
In particolare, ci sono stretti paralleli tra i piccoli di scimpanzé e i bambini. Entrambi hanno una naturale propensione a fare chiasso e giocare, sono fortemente curiosi, imparano guardando e imitando, ma soprattutto, necessitano di continue attenzioni e di rassicurazione. Per entrambi, il contatto fisico affettuoso è determinante per uno sviluppo sano.
Diversi tratti mentali, una volta considerati unici per gli uomini sono invece stati dimostrati anche negli scimpanzé: pensiero ragionato, astrazione, generalizzazione, rappresentazione simbolica e la consapevolezza di sé.
La comunicazione non verbale include il bacio, l’ abbraccio, il solletico, darsi una pacca sulla spalla. Molte delle loro emozioni, come la gioia o il dolore, la paura o la disperazione, sono simili alle nostre.
Gli studi a lungo termine (nel Parco di Gombe e nel Parco di Mahale in Tanzania; nella foresta di Budongo e di Kabale in Uganda; nella foresta Tai in Costa d’Avorio e nelle foresta della Guinea), insieme ad altri studi condotti sul campo e in cattività, ci hanno insegnato tanto non solo riguardo al ruolo che gli scimpanzé occupano in natura, ma anche riguardo al nostro.