Scimpanzè, scimmie e esseri umani: qual è la differenza?

Scimpanzè, scimmie e esseri umani: qual è la differenza?
9 Dicembre 2019 Redazione

Scimmie o Scimpanzé?

Gli studi di Jane Goodall e il lavoro del Jane Goodall Institute si sono concentrati principalmente sugli scimpanzé, più che sulle scimmie in generale.

Ora, sappiamo che una delle domande successive potrebbe essere: “Ma gli scimpanzé non sono la stessa cosa delle scimmie?” La risposta è “No, non lo sono. Ma qual è la differenza e perché è importante?

Scimmie, scimpanzé ed esseri umani sono primati. I primati sono mammiferi caratterizzati da sviluppo cognitivo e abilità evoluti e, sebbene ci siano alcune notevoli variazioni tra gruppi di primati, essi condividono diverse caratteristiche anatomiche e funzionali che riflettono il loro comune antenato.
– Rispetto al peso corporeo, ad esempio, il cervello dei primati è più grande di quello di altri mammiferi terricoli.
– Hanno mani e piedi prensili (escluso l’uomo).
– Mentre tutti gli altri mammiferi hanno artigli o zoccoli sulle loro dita, solo i primati hanno unghie piatte.
– Gli occhi sono rivolti in avanti (visione stereoscopica).
– Alcuni primati, incluse alcune grandi scimmie e i babbuini, sono tipicamente terricoli (si muovono cioè prevalentemente sul terreno), ma tutte le specie di primati hanno adattamenti per arrampicarsi sugli alberi.

Milioni di anni fa, gli antenati dei primati hanno sviluppato caratteristiche diverse gli uni dagli altri, ramificandosi in molte specie all’interno di diversi gruppi.

La presenza di più categorie di primati potrebbe creare confusione: grandi scimmie, scimmie minori e scimmie del Vecchio/Nuovo Mondo sono apparentemente simili. I gruppi hanno caratteristiche simili, ma ci sono delle caratteristiche che li separano.

Le Grandi Scimmie (scimmie antropomorfe)

Le Scimmie antropomorfe (umani, scimpanzé, bonobo, gorilla e oranghi) hanno generalmente cervelli più grandi e corpi più grandi, e non hanno la coda.
Spesso per evidenziare questa differenza a Jane Goodall piace usare durante le conferenze un peluche di scimmia, Mr. H, e chiede al pubblico: “Perché possiamo dire che Mr H non è uno scimpanzé?” Quindi fa dondolare il pupazzo prendendolo per la coda facendo notare che gli scimpanzé non hanno la coda.

È chiaro, quindi, come identificare le Grandi Scimmie.

E per quanto riguarda le scimmie?

Esistono molte specie diverse di scimmie.
– Quelle conosciute come “scimmie minori” sono di solito più piccole di statura, con braccia sottili e un cervello leggermente più piccolo.
– Infine, le scimmie sono divise in scimmie del “Nuovo mondo” e del “Vecchio mondo”. Le scimmie del Vecchio e del Nuovo Mondo hanno la coda e tendono a camminare carponi come un gatto o un cane. Per esempio, babbuini e scimmie di guenon sono del Vecchio Mondo mentre il cebo cappuccino e le scimmie ragno sono del Nuovo Mondo!

Un antenato comune per Scimpanzé e Esseri Umani!

Tornando a scimpanzé ed esseri umani, questi ultimi non si sono evoluti dagli scimpanzé, come spesso erroneamente si pensa. Piuttosto, scimpanzé ed esseri umani condividono un antenato comune. Mentre alcune di queste popolazioni antenate evolvettero lungo una linea che portò allo scimpanzé, altri antenati evolvettero lungo la linea che ha condotto a varie specie di primi umani e infine ad Homo sapiens, noi.

Gli scimpanzé sono geneticamente i più vicini all’uomo: di fatto, noi abbiamo in comune con gli scimpanzé circa il 98,6% del DNA.

Abbiamo in comune più DNA con gli scimpanzé che con le scimmie o con altri gruppi, o anche con altre grandi scimmie! Entrambi giochiamo, abbiamo emozioni e intelligenze complesse, e simile costituzione fisica.

Molti potrebbero non sapere quanto sia importante questa classificazione tassonomica (o classificazione sistematica degli organismi) per la storia di Jane Goodall e del Jane Goodall Institute. Fu in effetti l’incontro di Jane Goodall con il famoso paleo-antropologo Louis Leakey in Kenya che portò alla sua ricerca iniziale a Gombe, in Tanzania. Il dottor Leakey stava cercando di comprendere i primi umani, e poiché il suo unico punto di riferimento erano resti umani fossili e altri materiali che si erano nel tempo preservati, non poteva capire completamente quale potessero essere stati i comportamenti dei primi esseri umani. Quando Louis incontrò Jane, con la sua passione e conoscenza degli animali, capì che sarebbe stata la candidata perfetta per studiare gli scimpanzé – i primati viventi a noi più simili. Dai suoi studi si sarebbe compreso quali fossero i comportamenti condivisi tra il più recente antenato comune ed i primi esseri umani.
Il dottor Leakey chiese a Jane di studiare gli scimpanzé, a Dian Fossey di studiare i gorilla di montagna e a Birute Galdikas di studiare gli oranghi. Le tre studiose furono presto conosciute come le “Trimates”.

Nel corso delle sue ricerche, Jane Goodall fece una scoperta rivoluzionaria quando osservò che gli scimpanzé di Gombe fabbricano e usano strumenti.

Fu una scoperta rivoluzionaria perché portò a ridefinire quanto gli scienziati credevano di sapere su cosa separasse esseri umani e scimpanzé! Non solo: fu necessario ridefinire il concetto che gli uomini fossero esseri “al di fuori” del regno animale perché, al contrario, le sue scoperte avevano dimostrato che anche noi siamo parte del regno animale, accanto agli altri animali. I suoi studi rivelarono che anche altri esseri viventi, oltre agli umani, costruiscono e usano strumenti, provano emozioni, sono intelligenti e senzienti.

Come Jane spesso ricorda:
“gli scimpanzé, più di ogni altra creatura vivente, ci hanno aiutato a capire che non esiste una linea netta tra gli esseri umani e il resto del regno animale. È una linea molto poco definita e sta diventando sempre più sfocata.”