Jane Goodall a Milano: da bambina sognavo di studiare gli animali, oggi sogno il rispetto degli uomini per la natura, e degli uni per gli altri
Non ci si stanca mai di ascoltare Jane Goodall narrare la sua storia, quella straordinaria avventura nella foresta di Gombe per osservare e studiare gli scimpanzé, una vicenda che ha ispirato generazioni di studiosi e che oggi anima l’impegno concreto di migliaia di giovani in tutto il mondo attraverso il programma Roots & Shoots.
Ragazzi e ragazze che ogni giorno si attivano per migliorare le loro comunità con azioni come il riciclo dei vecchi cellulari, la riforestazione, l’assistenza ai senzatetto, la compagnia agli anziani, il volontariato nei canili, le raccolte fondi per chi è meno fortunato, la cura dei giardini scolastici o la creazione di balconi accoglienti per api e farfalle.
In occasione delle celebrazioni del Vesak a Milano, la dottoressa Goodall, attivissima e in prima linea per la difesa della natura, ha condiviso con il pubblico il racconto della sua esperienza in Africa, i suoi studi e le sue ricerche, ribadendo con forza che l’uomo, l’ambiente e gli animali sono profondamente interconnessi e che ciascuno di noi ha la responsabilità di impegnarsi per il rispetto e la salvaguardia del Pianeta.
A sostegno di questo messaggio si è espressa anche la Presidente dell’Istituto Jane Goodall Italia, Daniela De Donno, sottolineando come il primo insegnamento della dottoressa Goodall sia la determinazione nel promuovere rispetto, impegno per la natura e per la pace, e come la speranza risieda proprio nell’agire.
L’Istituto Jane Goodall Italia desidera ringraziare Unione Buddhista Italiana (UBI) per aver accolto la dottoressa Goodall e il JGI Italia nell’ambito delle celebrazioni del proprio quarantennale, in particolare l’Agenda Ecologia di UBI guidata da Silvia Francescon per condividere l’obiettivo di promuovere l’educazione ambientale e il coinvolgimento dei giovani, veri custodi del futuro del nostro pianeta.