Jane Goodall: le sue considerazioni sul film “JANE”

Jane Goodall: le sue considerazioni sul film “JANE”
15 Dicembre 2017 Redazione

JANE, il film documentario su Jane Goodall di Brett Morgan, sta coinvolgendo ed emozionando in tutto il mondo un pubblico sempre più vasto. Pubblichiamo qui le considerazioni della stessa dottoressa Goodall sul film, i suoi commenti e le sue emozioni.

Il recente documentario del National Geographic, “JANE”, ha ricevuto costantemente delle buone recensioni – infatti fino ad ora neanche una cattiva.E per quelli che capiscono, ha ottenuto un rating del 100% su RottenTomatoes1 (una valutazione quasi mai sentita per un documentario).  Nel 1960 Brett Morgan, lavorando con 140 ore di pellicola di 16 mm non contrassegnati ripresi da Hugo (il mio primo marito), ha creato un film che mi ha commossa in un modo in cui nessuno degli altri documentari ripresi all’epoca ha mai fatto. 

Quando lo guardo, mi riporta indietro a quei primi giorni tanto da farmi sentire di nuovo partecipe. Tutti quegli scimpanzé che conoscevo così bene.

Il modo in cui Brett e il suo gruppo hanno lavorato al montaggio di quei barattoli non contrassegnati di pellicola di 16 mm, in nessuna sequenza, non numerati, non datati, è una storia a parte. La stanza del montaggio era tappezzata di foto di tutti gli scimpanzé, così da poter scegliere le riprese di personaggi speciali che si sceglieva di mettere in evidenza – David Greybeard, Goliath, Mr. MacGregor, Flo e Fifi e Flint.  Certamente, potevo anche riconoscere gli altri – Mr. Worzlecon la sua sclera bianca che dava ai suoi occhi uno sguardo umano, e Leakey, e il fratello maggiore di Fifi, Figan che con la madre compare in così tante delle riprese.

La commovente e a volte drammatica partitura orchestrale di Phillip Glass lega insieme i vari episodi, aggiungendo notevole valore al film.

Ad accompagnare Jane attraverso tutti gli stadi della sua creazione è stato il produttore Bryan Burk. Una enorme responsabilità, accertarsi che tutto procedesse senza intoppi per tutta la produzione e nel processo di marketing, – il che voleva dire, ovviamente, una vigilanza costante, individuare rapidamente i problemi all’insorgere nei momenti in cui le cose iniziavano occasionalmente ed inevitabilmente ad andare male. E quando mi si faceva pressione per essere presente alle rappresentazioni del film, e alle conferenze stampe a Los Angeles e New York, era “Burky”, quasi sempre nel retro, che mi aiutava ad andare attraverso le numerose giornate follemente turbolente in Los Angeles e New York.

E desidero attirare l’attenzione a un altro aspetto del film che viene per la maggior parte ignorato – i suoni di Gombe, degli stessi scimpanzé, degli uccelli e degli insetti. Questi suoni sono stati registrati da Bernie Kraus*,2, musicista ed ecologista del paesaggio sonoro (un termine che abbiamo contribuito a coniare) quando ha trascorso un mese a Gombe nell’agosto del 1990 insieme a una brillante primatologa, Ruth Happel. Nel cinema questi suoni circondano il pubblico che vi si immerge e per me, sentire il richiamo gorgogliante di un “coucale”, il canto stridulo di cicale, è stato nostalgico. Mi auguro che il pubblico farà attenzione a questi suoni della natura, perché essi contribuiscono definitivamente all’esperienza di immersione nell’ambiente naturale che Brett cercava disperatamente di raggiungere – e che ha certamente raggiunto.

[*] A ottobre sono stata a San Francisco al momento degli incendi scioccanti, quando così tanta gente ha perso la propria casa e alcune persone e tantissimi animali hanno perso la vita. Quando ho sentito che Bernie aveva perso la casa in cui aveva vissuto per molti anni, l’ho chiamato – e mi ha detto che l’incendio era arrivato così improvvisamente che lui e la moglie (Kat), erano fuggiti praticamente con nulla eccetto i vestiti che avevano indosso e la loro vita.
Bernie ha perso tutta l’attrezzatura, la sua amata chitarra, i suoi libri, tutto. Ho appena ricevuto una e-mail da lui che mi diceva che era tornato sulle rovine e aveva trovato erba fresca che stava crescendo attraverso il suolo nero, dopo una pioggerellina, e che c’erano perfino dei germogli che iniziavano a comparire sugli alberi bruciati.
Bernie ha fondato Wild Sanctuary nel 1968, una organizzazione dedicata alla registrazione e all’archiviazione di suoni della natura. Ha viaggiato in tutto il mondo per registrare i suoni della natura che, in così tanti posti, sono già meno ricchi di quanto lo erano quando sono andata la prima volta a Gombe nel 1960. Se siete interessati al suo lavoro brillante, un sito web affascinante è
www.legrandorchestredesanimaux.com E c’è molto di più sul suo lavoro su internet.

[1] NdT: RottenTomatoes è un sito web che si occupa di aggregare recensioni, informazioni e notizie sul mondo del cinema e delle serie TV ed è considerato il più rinomato misuratore della qualità  di film e documentari.

[2]NdT: Bernard L. “Bernie” Krause (nato l’8 dicembre 1938) e sua moglie, Katherine, vivono a Glen Ellen, California. La casa di Krause, con i suoi archivi, la sua attrezzatura e tutti i beni personali sono stati distrutti in un incendio l’11 ottobre 2017. Le sue registrazioni audio sono state salvate altrove in back-up.

©2017 Istituto Jane Goodall Italia Onlus. In caso di utilizzo di informazioni presenti nell'articolo si ricorda di citare il JGI Italia www.janegoodall.it.