Jane Goodall ha partecipato il mese scorso al meeting del World Economic Forum 2024 tenutosi a Davos, dove è intervenuta a numerosi incontri e rilasciato importanti interviste sui temi a lei più cari.
Tra le altre, le è stato chiesto se pensa di ritirarsi e come mai nonostante i suoi quasi 90 anni sia sempre in piena attività, viaggiando nel mondo senza sosta. Jane Goodall ha risposto che la sua missione attuale è parlare al più ampio pubblico possibile, tenere conferenze, incontrare persone in cui alimentare la speranza in un possibile cambiamento.
Sappiamo, infatti, quanto influente sia il suo messaggio ed il suo esempio; persone che, sfiduciate, rinunciano a lottare contro i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta, ritrovano grazie alle sue parole motivazione e la voglia di agire. Per questo Jane Goodall sente di non poter ridurre il suo impegno.
I temi più frequentemente toccati nei suoi interventi sono i giovani e la natura, che sono per Jane la ragione in cui sperare e per cui l’Istituto Jane Goodall ha sviluppato i programmi Roots & Shoots (Radici e germogli, R&S) e TACARE.
La Dottoressa Goodall ha una grandissima fiducia nei giovani, che devono sempre essere sollecitati e sostenuti a realizzare i loro progetti, proprio come è stata lei stessa da bambina e ragazza sostenuta da sua madre nelle proprie scelte. I giovani, ricorda Jane, sono pieni di entusiasmo e riescono a fare grandi cose insieme. Proprio per questo è nato il programma Roots & Shoots (R&S) ad oggi diffuso in più di settanta paesi, per bambini e ragazzi dalla scuola materna all’Università. R&S invita a collaborare e insegna a comprendere la fondamentale interconnessione tra esseri umani, animali e natura.
Il programma TACARE, invece, si rivolge alle popolazioni che vivono intorno alle foreste, in particolare popolazioni poverissime che sono spinte dal bisogno di sovrasfruttare l’ambiente circostante per reperire risorse per la loro sopravvivenza, per trarne un profitto che dia loro il sostentamento. Il programma TACARE, nato nel 1994, promuove uno sviluppo sostenibile e protezione dell’ambiente e ha lo scopo di offrire a queste comunità mezzi per sopravvivere che non danneggino l’ecosistema.
Il programma TACARE ha messo in evidenza la resilienza della natura. A Gombe, infatti, il primo luogo dove il programma è stato attuato, la presenza sul territorio di alberi è già aumentata, la foresta ha ripreso a infoltirsi e questa è, ribadisce la dottoressa Goodall, una ragione di speranza.