World Wildlife Day 2024: Connettere le Persone e il Pianeta

World Wildlife Day 2024
28 Febbraio 2024 Redazione

3 marzo: World Wildlife Day – Giornata Mondiale dedicata alla Natura selvatica, al suo valore inestimabile perché vitale e insostituibile.
L’Istituto Jane Goodall lavora incessantemente per preservare l’habitat naturale di scimpanzè e gorilla in Africa.

Il 20 dicembre 2013 la 68a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 3 marzo come Giornata mondiale della Natura selvatica delle Nazioni Unite. Questa data è stata scelta perché la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) è stata conclusa il 3 marzo 1973 ed è entrata in vigore il 1° luglio 1975. La composizione della Convenzione si è ampliata dalle 21 Parti che hanno concluso il trattato alle 184 Parti di oggi.

“Nessuna organizzazione da sola, nessun paese da solo, può fermare efficacemente il commercio illegale di specie selvatiche che non conosce confini. Solo attraverso i nostri sforzi collettivi, la continua collaborazione transfrontaliera possiamo sradicare questo commercio crudele e devastante, il traffico di specie selvatiche. Insieme dobbiamo semplicemente farlo”.
Dott.ssa Jane Goodall, DBE

World Wildlife Day 2024: Connettere le Persone e il Pianeta

Tecnologie innovative per la tutela della fauna selvatica

Il 3 marzo 2024, giornata della fauna selvatica, è dedicato quest’anno alle nuove tecnologie che offrono strumenti innovativi per la salvaguardia di animali selvatici e piante.

L’innovazione digitale sta trasformando il modo per tutelare la biodiversità, in pochi secondi possiamo individuare e riconoscere le diverse specie di animali e attraverso i droni possiamo esplorare ampie aree di territorio per monitorare, tracciare e infine preservare l’ambiente.

Già dal 2007 il Jane Goodall Institute, attraverso un rapporto di collaborazione con Google, ha avviato in Tanzania un monitoraggio delle aree forestali lungo il lago Tanganiyka, in particolare prendendo coscienza del tasso di deforestazione dell’area del Parco di Gombe, habitat degli scimpanzé. Google Earth ha permesso di fare una mappa dei siti dove sono stanziati gli scimpanzé e dei loro movimenti.

Anche in questo campo, dunque, l’impegno della dottoressa Goodall e del Jane Goodall Institute si è dimostrato previdente e concreto nell’applicazione immediata delle innovazioni digitali, fondamentali per il futuro della fauna selvatica.

Oggi gli studiosi a Gombe continuano ad utilizzare la geolocalizzazione e app specifiche per il monitoraggio degli scimpanzè e per la tutela delle foreste.

JANE GOODALL: IL FUTURO DI SCIPANZE’, BONOBO, GORILLA E ORANGHI DIPENDE DA NOI
In occasione della giornata internazionale a sostegno della Fauna Selvatica pubblichiamo (con sottotitoli in italiano) l’intervento di Jane Goodall al terzo incontro del UN-GRASP (The Great Apes Survival Partnership).