#BEHUMAN: FACCIAMOLA FINITA CON LE GUERRE, VOGLIAMO LA PACE!

#BeHuman: facciamola finita con le guerre! Vogliamo la pace!
2 Luglio 2024 Redazione

#BE HUMAN
FACCIAMOLA FINITA CON LE GUERRE!
VOGLIAMO LA PACE!

L’Istituto Jane Goodall Italia condivide la Dichiarazione sulla Pace della “Human Fraternity” redatta nell’incontro Mondiale tenutosi presso la Città del Vaticano il 10 e 11 maggio 2024, che ha riunito 30 Premi Nobel e figure di vertice di organismi internazionali per un dialogo sulla pace.

  • NO alla Guerra in Ucrania! Si giunga presto ad una pace giusta e duratura!
  • NO al terrorismo! Liberiamo al più presto gli Ostaggi Israeliani a Gaza!
  • Proteggiamo la vita dei Palestinesi a Gaza! Chiediamo un cessate il fuoco Immediato e permanente a Gaza! Garantiamo l’accesso sicuro e illimitato degli aiuti umanitari! Perseguiamo la soluzione dei due Popoli e due Stati!
  • Evitiamo un’ulteriore destabilizzazione del Medioriente e l’escalation dei conflitti in Sudan, Yemen, Etiopia e nella Repubblica Democratica del Congo.
  • TUTTE LE GUERRE NEL MONDO DEVONO FINIRE!

LA PACE INIZIA DA OGNUNO DI NOI E SI LEGGE NELLE SCELTE CHE OGNUNO DI NOI FA OGNI GIORNO. INIZIA CON VOI!

#BE HUMAN
Dichiarazione sulla pace del secondo Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana

Città del Vaticano, 10 e 11 maggio 2024
Rifiutiamo la guerra: la diplomazia prevalga sulle armi. Vogliamo la pace!

“Noi, partecipanti e organizzazioni non governative che sono presenti al secondo Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana, dichiariamo solennemente quanto segue:

Mentre la guerra mette a ferro e fuoco molte regioni del mondo, noi, partecipanti al secondo Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana, rinnoviamo il nostro appello per la fine dei conflitti in corso ovunque.

In Ucraina, cessi l’aggressione e si giunga ad una soluzione per una pace giusta e duratura.

Condanniamo con la massima fermezza gli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023 contro il popolo di Israele e chiediamo l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Il terrorismo, la violenza e l’odio non risolveranno mai nulla.

Facciamo appello a tutte le parti coinvolte per salvare e proteggere la vita dei palestinesi a Gaza e chiediamo un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza che garantisca un accesso sicuro e illimitato agli aiuti umanitari. La situazione umanitaria è catastrofica: i bambini di Gaza – 14.000 dei quali sono stati uccisi da ordigni di guerra e altri muoiono di fame e malattie, impossibilitati a trovare rifugio negli ospedali che vengono bombardati – non possono più aspettare.

Chiediamo alla comunità internazionale di perseguire con determinazione la soluzione dei due Stati e uno status speciale garantito a livello internazionale per la città di Gerusalemme, in modo che israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza.

Occorre fare ogni sforzo per evitare un’ulteriore destabilizzazione della regione mediorientale. Va inoltre evitata l’escalation dei conflitti in luoghi come il Sudan, lo Yemen, l’Etiopia, la Repubblica Democratica del Congo: tutte le guerre del mondo devono finire.

Chiediamo al Santo Padre di perseverare negli appelli e nella preghiera per un cessate il fuoco. Chiediamo un cessate il fuoco generale durante i Giochi Olimpici, in particolare in Ucraina e a Gaza.

Dal Vaticano, lanciamo un appello solenne proclamando la Pace pietra angolare fondamentale della convivenza umana. Pace non è semplicemente assenza di guerra; è fraternità, giustizia sociale, fine della povertà, vera uguaglianza tra donne e uomini, responsabilità di fronte al diritto internazionale, cooperazione tra le nazioni e all’interno delle comunità, è armonia del corpo, santità e protezione del creato. La pace è un diritto fondamentale di ogni essere umano.

Sosteniamo il principio dell’integrità territoriale e dell’autodeterminazione dei popoli. Affermiamo quindi che l’occupazione straniera non significa pace né ad essa conduce. (Condanniamo con la massima fermezza tutte le forme di razzismo e di persecuzione basate sulla religione e sul credo, compresi l’antisemitismo, gli attacchi contro il cristianesimo e l’Islam).

In questo appello, chiediamo a tutti di impegnarsi per la pace, pietra miliare della Carta delle Nazioni Unite. La pace non è solo un obiettivo, ma un percorso e il valore fondamentale che dovrebbe definire l’umanità. Deve essere inserita come pilastro fondamentale delle costituzioni, delle istituzioni internazionali e dei sistemi normativi.

La pace interna e internazionale, la giustizia e i diritti umani sono connessi e interdipendenti. Non possiamo raggiungere la pace nel mondo senza garantire la giustizia e il rispetto dei diritti umani fondamentali di ogni essere umano, compresi i rifugiati e i migranti. Affermare la pace come stile di vita è una sfida urgente che richiede una risposta collettiva e coordinata.

La pace, alimentata dalla cultura della fraternità, dovrebbe garantire una vera uguaglianza tra donne e uomini, ridistribuire equamente la ricchezza, dare dignità al lavoro e fornire accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria.

Inoltre, il godimento delle libertà fondamentali e i processi democratici della vita delle comunità possono contribuire al successo di questo ideale. La pace si garantisce anche ponendo fine alle economie basate sulla corsa agli armamenti e sulla vendita di armi e se si garantisce il rispetto dei diritti e la protezione dei bambini, dei rifugiati e dei migranti.

Pace significa affrontare con urgenza i cambiamenti climatici, passando dall’uso dei combustibili fossili ad altre forme di energia che non minaccino la vita su questo pianeta in tutte le sue forme. Pace significa fermare l’estinzione delle specie proteggendo la biodiversità.

Pace è eliminare le armi nucleari. Mai più Hiroshima e Nagasaki!

Pace significa anche avere accesso a informazioni accurate e non contaminate dalla paura o dall’odio. Infine, pace è liberare l’ingegno e la creatività umana e controllare i risvolti negativi dell’intelligenza artificiale, che non solo può manipolare l’informazione, ma può anche influenzare le nostre emozioni, riversando fanghi tossici nel nostro sistema di informazione pubblica. La violenza online si traduce in violenza nel mondo reale, soprattutto quando l’intelligenza artificiale è al servizio degli armamenti per colpire e uccidere senza controllo umano. Dobbiamo fermare l’impunità di Paesi e aziende in questo campo.

Nutrire la cultura della fraternità e perseguire il cammino della pace deve comportare la necessità di affrontare le molteplici crisi derivanti dall’incessante sviluppo bellico sulla Terra e nello spazio. Le armi da guerra, specialmente quelle nucleari, non ci mantengono al sicuro, ma minacciano tutta la vita sulla Terra. È di fondamentale importanza proteggere i civili durante i conflitti, anche nel rispetto delle norme internazionali contro le mine terrestri, le munizioni a grappolo e il bombardamento di zone abitate.

Le Nazioni Unite chiedono di dirottare le risorse destinate alle armi e alla guerra per migliorare l’esistenza dell’intera umanità. È tempo di ascoltare questo appello.

Se gli esseri umani hanno creato queste armi di distruzione di massa, tanto più saranno capaci di promuovere il bene, alimentare la vita, proteggere i bambini, creare un futuro non violento in cui la violenza non sia la risposta ai conflitti.

Oggi ci impegniamo solennemente a collaborare attivamente con la Santa Sede, le istituzioni internazionali e le organizzazioni della società civile costituendo un gruppo volontario di uomini e donne di pace denominato Task Force Pace Sicurezza e Fraternità Umana. Il suo compito principale sarà quello di individuare dodici espressioni concrete di fraternità che riflettano i risultati del nostro incontro per tradurle in programmi concreti in varie zone di crisi. L’obiettivo della Task Force sarà anche quello di promuovere il dialogo nelle regioni in cui vi sono conflitti in corso.

La pace inizia da ognuno di noi e si legge nelle scelte che ognuno di noi fa ogni giorno. Inizia con voi.”

Leggi il discorso di Papa Francesco ai partecipanti all’evento.