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Il Santuario per scimpanzè di Tchimpounga in Congo

Il più vasto centro di riabilitazione per scimpanzé dell’Africa, creato nel 1992. Ospita oltre 150 scimpanzé in un’area protetta di oltre 500 km2: un ambiente sicuro, vasto e naturale dove crescere quasi liberi, e costruire legami sociali.

La riserva di Tchimpounga è il più vasto centro di riabilitazione per scimpanzé dell’Africa, creata nel 1992 attraverso un accordo tra Jane Goodall Institute e Ministero dell’Economia Forestale congolese (MEF). Originariamente disegnato per ospitare 30 individui, oggi è responsabile di 150 scimpanzé confiscati che qui possono vivere fino a 60 anni.  Tchimpounga si prende cura anche di otto mandrilli adulti.

Nel 2007, per far fronte all’inatteso aumento di confische e per fornire migliori condizioni agli scimpanzé ospitati, molti dei quali adulti, il Jane Goodall Institute avviò un programma di ristrutturazione e di espansione dell’area originale. Nel 2011, dopo anni di pianificazione e duro lavoro, il Jane Goodall Institute è riuscito ad assicurarsi il terreno necessario per espandere la riserva destinata ad accogliere gli scimpanzé confiscati. Il governo del Congo ha acconsentito all’espansione della Riserva Naturale Tchimpounga (TNT) da 75 km2 a 555 km2, includendo nella riserva tre isole del fiume Koilou. Il Jane Goodall Institute ha costruito delle strutture supplementari sulle isole per offrire agli scimpanzé un ambiente sicuro e molto più ampio e naturale dove imparare, crescere e costruire legami sociali.

In questa fase di ampliamento della Riserva Naturale noi del Jane Goodall Institute Italia abbiamo contribuito, con la Fondazione Nando Peretti, alla realizzazione di strutture per creare aree più sicure e per il trasporto degli scimpanzé dalla zona di quarantena alle zone forestali di semi-libertà. Fa ancora oggi il giro del mondo il video sulla liberazione nella Riserva Naturale Tchimpounga dello scimpanzé Wounda.

Le tre isole acquisite dal JGI sono il sito ideale per diversi motivi:
– Un ambiente piùnaturale in cui crescere;
– Più sicurezza sia per le persone che per gli animali, poiché gli scimpanzé non nuotano;
– Una ridotta necessità di costruire, di mantenimento di strutture e relativi costi perché gli scimpanzé possono usare direttamente l’ambiente naturale, per esempio gli alberi per costruire il nido serale senza che vi sia necessità di fornire pali aggiuntivi;
– Un accesso facilitato e una vista migliore per i visitatori e il relativo sviluppo di un elemento di programma educativo e eco-turistico.

La cosa più importante è che siamo in grado di offrire uno standard qualitativo di accoglienza in cattività finalmente adeguato, anche in considerazione del numero di individui che sono, al momento, ben 150. Il vecchio sito è gestito ora come area di quarantena e stabulazione, da qui gli scimpanzé ritenuti idonei vengono spostati sulle isole per il rilascio in natura, obiettivo a lungo termine del Jane Goodall Institute.

Con la cooperazione e l’assistenza del governo Congolese e degli altri partner, lavoriamo per migliorare sempre, affinché la Riserva possa accogliere i piccoli di scimpanzé confiscati.

La visione a lungo termine del Jane Goodall Institute per questa Riserva Naturale è, inoltre, sviluppare un centro educativo per la popolazione locale dedicato ai temi della natura e della sua salvaguardia e creare un programma turistico in grado di generare i fondi necessari a sostenere il Centro di riabilitazione e incrementare l’economia locale.

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