L’Italia è il terzo importatore di legname in Europa dopo il Regno Unito e la Germania.
L’Italia è un importante crocevia per il traffico illegale di specie selvatiche specie vegetali incluse, e numerosi sono i reati che vengono segnalati ogni anno.
I luoghi di provenienza sono principalmente il sud-est asiatico, il bacino del Congo, il Brasile e la Russia.
Il mogano, rinomato per la costruzione di mobili, e il pernambuco, utilizzato per gli strumenti musicali, sono tra i legni più richiesti, ma moltissime altre specie, anche meno pregiate, vengono commercializzate lungo lo stivale ogni anno.
Diverse sono le procedure d’infrazione aperte nei confronti dell’Italia dall’Unione Europea per non aver effettuato controlli sulle ditte segnalate dalla EIA (Environmental Investigation Agency), ONG specializzata nell’investigare sui crimini ambientali.

United Nations Environment Programme (2012). Green carbon, black trade illegal logging, tax fraud and laundering in the world’s tropical forests.
M. Rocco, C. De Rosa. Il mercato del legnami in Italia, le responsabilità nel commercio di legnami di origine illegale e la conservazione delle foreste tropicali grazie alla CITES ed allo svilluppo del processo FLEGT. Informatore Botanico Italiano 40 supp2, 2008
A. Brunori, E. Mariano. Il commercio del legname illegale, emergenza ambientale internazionale. Altroconsumo