Ebelle, una piccola scimpanzé venduta dai bracconieri a una famiglia, è fortunata

Ebelle, una piccola scimpanzé venduta dai bracconieri a una famiglia, è fortunata
8 Aprile 2020 Redazione

Il Jane Goodall Institute ha fondato il Centro di riabilitazione per scimpanzé di Tchimpounga (TCRC) nel 1992 nella Repubblica del Congo per creare un’oasi faunistica dove fornire cure e riabilitare gli scimpanzé vittime di bracconaggio o liberati dalle gabbie  in cui spesso vengono tenute, in condizioni terribili, per essere vendute. Da allora, più di 190 scimpanzé hanno ricevuto cure a Tchimpounga.

La piccola scimpanzè Ebelle è entrata a far parte della famiglia Tchimpounga nell’ultimo semestre. Il team di Tchimpounga fu contattato in merito a un piccolo scimpanzé che viveva con una famiglia nella parte settentrionale del Congo, in un villaggio chiamato Ndzele. Questa giovane femmina, di circa due anni, era stata acquistata dai bracconieri un anno fa e viveva con questa famiglia locale. L’uomo che aveva comprato lo scimpanzé, però, resosi conto dell’errore, ha contattato il governo dichiarando di non voler più prendersene cura. Una volta che tutte le procedure legali sono state effettuate e firmati dal ministero i documenti di affidamento al JGI e con l’assistenza di altre organizzazioni non governative come la Pan African Leadership Foundation (PALF) e la Wildlife Conservation Society (WCS), il team di Tchimpounga si è recato a Ndzele per prendere e occuparsi della cucciola.

Dopo un’accurata quarantena, Ebelle ha incontrato per prima Tina, la più giovane scimpanzé del gruppo di cuccioli confiscati e affidati al centro JGI. Ebelle è di taglia più piccola rispetto agli altri cuccioli – Kabi, Vienna, George e Tina – quindi solo una volta raggiunta una buona familiarità con Tina abbiamo potuto gradualmente introdurla ai maschi, sempre con il costante supporto della sua attuale madre surrogata umana, la custode Antonette. Proprio come per i bambini, infatti, i cuccioli di scimpanzé hanno bisogno della vicinanza costante della madre che non solo da’ loro sicurezza ma insegna come comportarsi, difendersi dai pericoli, alimentarsi correttamente.

I tre cuccioli maschi possono essere piuttosto invadenti e bruschi quando giocano, quindi all’inizio Ebelle sarebbe stata  sopraffatta dalla loro iperattività se li avesse incontrati insieme per la prima volta. L’abbiamo per questo introdotta ai tre maschi individualmente. Al primo contatto si è spaventata sia di George che di Kabi. Il loro entusiasmo nel voler giocare subito l’ha alquanto impressionata ed è corsa a cercare conforto e protezione da Antonette. Vienna invece si è mostrato più delicato dandole lo spazio di cui aveva bisogno per abituarsi.

Abbiamo notato che all’inizio i tre maschi erano molto impegnativi per lei da gestire contemporaneamente, quindi abbiamo deciso, dopo i primi incontri individuali, che nel primo periodo avrebbe trascorso del tempo con Tina, Vienna e Kabi ma non con George. Una volta abituata alla vivacità incontenibile di Kabi, abbiamo aggiunto George per alcune ore ogni giorno.

Per tre settimane sia Ebelle che Tina hanno dormito con la madre surrogata umana in una stanza diversa dai maschi fino a quando non sono riusciti a gestire tutto il gruppo con sicurezza. L’intero processo è andato avanti senza aggressioni o problemi, quindi ora i cinque piccoli trascorrono insieme tutto il giorno, comprese le loro passeggiate nella foresta, e la notte.