L’ambizioso programma, il più vitale per ogni progetto in Africa: la disponibilità continua e l’uso pianificato dell’ACQUA
Hamenya e Harry sono tra i ragazzi più grandi cresciuti a Sanganigwa. Hanno descritto con questo semplice schizzo la mappa del sistema idrico, con serbatoi e cisterne. Le linee rosse disegnate dai ragazzi indicano sul lato sinistro il corso delle tubature che alimentano il sistema di irrigazione a goccia impiantato negli orti – lavoro iniziato con un sopralluogo nel 2016 e terminato nel giugno 2017. La linea rossa a sinistra indica la tubatura che alimenterà 2 cisterne sotterranee (200 litri l’una) per completare il sistema di recupero delle acque piovane.
L’acqua, uno dei beni più preziosi, ancora di più nella regione di Kigoma, in Tanzania, dove sorge l’orfanotrofio. Un bene che può essere abbondante nella stagione delle piogge ma che troppo frequentemente è insufficiente per soddisfare anche le minime necessità, soprattutto durante le stagioni secche.
Per questo, fin dall’inizio, Sanganigwa aveva due sogni che, grazie all’aiuto di molti, sta realizzando:
1- Il raccogliere e conservare l’acqua piovana, abbondantemente disponibile durante la stagione delle piogge, per utilizzarla in caso di necessità, attraverso un esteso sistema di cisterne che possono immagazzinare le acque in eccesso.
2- Il ridurre al minimo gli sprechi di acqua ed ottimizzarne il suo uso, in particolare quella necessaria per gli orti di Sanganigwa, attraverso la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia, che permette un uso razionale e una migliore distribuzione dell’acqua attraverso tutti gli orti.