Una ricerca pubblicata sulla rivista Plos Biology indica che gli scimpanzè utilizzano zone elevate del loro territorio per localizzare l’eventuale presenza di membri di gruppi vicini e che poi usano questa conoscenza per ridurre le probabilità di incontrarli durante i loro successivi spostamenti.
DI: ELISABETTA VISALBERGHI
Sono rimasta sorpresa dal leggere in rete (e su vari media) che gli scimpanzé usano una nostra antica tattica militare. Allora per capire meglio sono andata alle fonti e sulla rivista Plos Biology ho trovato un interessante articolo intitolato Chimpanzee make tactical use of high elevation in territorial context.
Qui Lemoine e collaboratori analizzano tre anni di dati raccolti su due gruppi confinanti di scimpanzé del Parco Nazionale di Taï in Costa d’Avorio. Le loro conclusioni sono che gli scimpanzè utilizzano zone elevate del loro territorio per determinare (ascoltando mentre non fanno rumore) la presenza o meno di membri del gruppo vicino e che poi usano questa conoscenza per ridurre le probabilità di incontrarli durante i loro successivi spostamenti. Nell’articolo si parla di un uso strategico/tattico delle informazioni e non viene menzionato un solo caso di aggressione fra gruppi (sappiamo però da altri studi che ciò può avvenire). Sembrerebbe quindi che la strategia sia utilizzata per evitare incontri (e possibili scontri) col gruppo vicino, piuttosto che per aggredirlo.
Inoltre, gli autori scrivono anche che molte altre specie animali, come i suricati e le manguste, avvistano i nemici da posizioni elevate, e che però nessuno studio finora ha valutato come le informazioni così ottenute vengano poi utilizzate successivamente. E’ possibile, aggiungo io, che si comportino anche loro come gli scimpanzé e che quindi non ci vogliano capacità cognitive particolari per usarle strategicamente. Insomma, l’articolo scientifico è molto più cauto di quanto non lo siano i titoli e gli articoli che ne hanno parlato sui media.
In questo momento storico in cui la guerra è tornata in Europa e in Medioriente, vorrei condividere con voi una riflessione: esiste una differenza non da poco fra il comportamento dell’uomo e quello degli altri animali. La nostra specie è la sola in cui spesso un gruppo limitato di persone scelgono di mandare a combattere altre persone, in cui cioè il processo decisionale è nelle mani di chi non rischia la propria pelle sul campo di combattimento.