Giornata mondiale contro l'Aids: Sanganigwa accoglie i bambini orfani

Giornata mondiale contro l’Aids: Sanganigwa accoglie i bambini orfani
1 Dicembre 2022 Redazione

Giornata mondiale contro l’Aids:
Sanganigwa accoglie i bambini orfani

Oggi, 1 dicembre 2022, si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids, una malattia sempre più caratteristica dei Paesi in via di Sviluppo: è in Africa che si registrano i due terzi dei casi mondiali

Molti dei bambini accolti alla Casa del Bambini Sanganigwa, a Kigoma (Tanzania), hanno perso i loro genitori a causa dell’Aids.

Oggi, 1 dicembre 2022, si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids.

Se la diffusione dell’HIV nel nostro Paese è in una condizione di plateau lineare, è in Africa che si registrano i due terzi dei casi mondiali.

L’Istituto Jane Goodall Italia se ne occupa tangibilmente dal 1998, anno di avvio del progetto “Casa dei bambini Sanganigwa” nel distretto di Kigoma, in Tanzania, gestita in partenariato con la Diocesi Cattolica di Kigoma.

La Tanzania è un paese poverissimo dell’Africa, dove la diffusione dell’Aids è particolarmente elevata. Molti bambini perdono i genitori a causa della malattia e, privi di un sostegno familiare, rischiano di subire forme di violenza e sfruttamento.

A Sanganigwa sono accolti bambini e ragazzi dai 3 ai 20 anni di diverse etnie e religioni: sono curati ed educati, è data loro la possibilità di studiare anche fino all’università, fino a quando, dopo gli studi, sono reintegrati nella comunità.

L’Istituto Jane Goodall Italia opera affinché la “Casa dei bambini” possa giungere ad una situazione di autosostentamento, attraverso lo sviluppo di un programma ecosostenibile e di micro-attività produttive, e non debba più dipendere dagli aiuti internazionali. Si tratta di un impegno, circoscritto ma assai concreto, nei confronti di bambini e ragazzi di strada, che pagano in prima persona la diffusione di un virus che, a quarant’anni dalla sua codificazione come sindrome da immuno-deficienza acquisita, in Africa continua a mietere migliaia di vittime ogni anno, senza che nemmeno abbiano potuto iniziare un trattamento farmacologico.

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